Economia & Fisco

Esonero contributi Inps 2021: colpo di scena, si allarga la platea di aventi diritto

Per l’esonero dal versamento dei contributi INPS, arrivano delle interessanti novità a pochi giorni dalla scadenza. L’istituto previdenziale infatti ha diramato nuove indicazioni per fare domanda. Indicazioni che è bene tenere presente, in considerazione del fatto che siamo vicini alla chiusura lo sportello telematico per le domande di esonero dei contributi INPS. Proprio in questi giorni l’istituto di previdenza ha diramato nuove indicazioni per quel che concerne il calcolo del calo del fatturato.

La novità

Al contrario di quanto si pensava, non c’è da confrontare l’anno 2020 rispetto al 2019, ma si dovrà tenere in considerazione la media mensile per i mesi di esercizio dell’attività. Questo permette a chi ha aperto la partita IVA nel corso del 2019 di ottenere più facilmente l’esonero dei contributi. Ricordiamo che la scadenza per la presentazione della domanda è fissata per il 30 settembre 2021.

Esonero contributi Inps cosa cambia

Per accedere all’esonero dei contributi, bisogna aver subito un calo del fatturato o dei corrispettivi pari almeno al 33 per cento. Niente verifica della perdita subita le partite IVA con attività avviata dal 1° gennaio 2020.

L’esonero consente di ottenere fino a 3.000 euro di contributi previdenziali. La scadenza per la presentazione della domanda è il 30 settembre 2021. Il fatto che le nuove indicazioni siano arrivate a pochi giorni dalla scadenza, sta ingenerando non pochi dubbi e perplessità.

Una buona notizia

Ma è una buona notizia, perchè questa novità consente di rientrare nell’agevolazione chi ha avviato l’attività nel corso del 2019. Infatti per la verifica del calo del fatturato o dei corrispettivi del 2020 sull’anno 2019 bisognerà considerare l’importo medio mensile relativo ai mesi di attività delle due annualità in esame:

“per poter accedere all’esonero parziale l’ammontare medio mensile del fatturato o dei corrispettivi dell’anno 2020 deve essere inferiore almeno del 33 per cento rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato o dei corrispettivi dell’anno 2019”.

I tempi stringono

In virtù delle novità introdotte negli ultimi giorni disponibili, potrebbe anche arrivare una proroga per consentire a quanti si ritenevano fuori dai giochi di verificare se hanno diritto alla agevolazione. Il problema si pone anche e soprattutto per chi ha già presentato la domanda, e ora dovrà rivedere alcuni parametri, anche se non è chiaro se sarà necessario un nuovo invio con cui modificare i dati già comunicati all’INPS. SI aspettano delucidazione nelle prossime ore.