Scuola

Assunzioni da Gps: immissione dei precari in prima fascia a prescindere dal servizio

Prosegue l’inserimento delle domande per le supplenze Gps sul sito Istanze Online, con un vero e proprio conto alla rovescia fino al 21 agosto. La data di scadenza dell’informatizzazione nomine supplenze sembra infatti molto ravvicinata, soprattutto considerato che le disponibilità non sono state pubblicate per tutte le province. Ma non è l’unica criticità che emerge al momento.Assunzioni da Gps: immissione dei precari in prima fascia a prescindere dal servizio

Esclusione per il servizio misto

Uno degli scogli al momento per alcune categorie di docenti è rappresentato dalle limitazioni sul tipo di servizio svolto dai docenti inseriti nella prima fascia delle Graduatorie provinciali per le supplenze. Ad oggi, non possono ambire a un contratto a tempo indeterminato coloro i quali hanno prestato servizio misto nel sistema nazionale d’istruzione, nelle scuole paritarie, nelle scuole comunali e nel sistema IFP della formazione professionale.

Un impedimento che taglia fuori questi docenti dalla possibilità di ambire alle immissioni in ruolo dalle graduatorie Gps. Il regolamento, ad oggi, non consente la presenza in prima fascia Gps di coloro i quali hanno prestato servizio misto nel sistema nazionale d’istruzione, nelle paritarie, comunali e negli istituti che fanno formazione professionale. Una anomalia, se si considera che si tratta comunque di scuole che sono riconosciute dallo Stato. Non abbastanza, evidentemente, per far sì che venga dato ai docenti il giusto riconoscimento anche del servizio. Un servizio che ad oggi non è equiparato a quello svolto nelle scuole statali. La conseguenza è che questi docenti non possono concorrere alle supplenze Gps.

Scuole riconosciute ma non abbastanza

L’esclusione riguarda i docenti inseriti nella prima fascia Gps su posto comune/curricolare che non dispongono quindi del requisito dei tre anni di servizio su posto comune in scuola statale. Il non disporre del servizio può dipendere da varie situazioni: ci sono docenti che hanno prestato servizio da zero a due anni in scuola statale, o docenti che hanno i 3 anni di servizio prestato in scuola statale calcolando gli anni di servizio svolti sul sostegno. Ma ci sono anche docenti che i tre anni di servizio li avrebbero, solo che li raggiungono mediante servizio prestato in tutto o in parte presso le scuole paritarie, comunali o nei percorsi IeFP, non riconosciute al momento valide per il computo.

Assunzione dei precari in prima fascia

Il paradosso è che i 112.473 posti autorizzati dal Mef per le immissioni in ruolo rischiano di rimanere scoperti, per requisiti troppo stringenti che lasciano fuori dalle varie graduatorie anche di merito tanti potenziali candidati. La soluzione sarebbe l’assunzione dei precari inseriti nella prima fascia, tutti, a prescindere dal servizio. Soluzione che al momento sembra lontana dal percorribile.