Scuola

Obbligo vaccinale docenti: da settembre tamponi salivari nelle scuole

Obbligo vaccinale docenti, ma non solo. Da settembre la scuola italiana prova a fare un ulteriore passo verso la messa in sicurezza degli istituti, per scongiurare didattica a distanza e rischio di focolai tra le mura delle aule. La notizia è che procede spedita la validazione dei tamponi salivari da utilizzare nelle scuole. La conferma è stata data dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia, ma potrebbe essere estesa a tutta l’Italia se dovesse funzionare.

Tamponi salivari per dire addio alla dad

Il vantaggio di un simile test darebbe quello di sottoporre a un test meno invasivo di quello nasale. La sperimentazione avverrebbe per gradi, per verificarne la validità, l’efficacia e la fattibilità a livello organizzativo. Un progetto dunque da affidare in una prima fase ad alcune scuole sentinella per poi estenderlo anche alle altre. L’obiettivo è assicurare lezioni in presenza al 100%, e soprattutto in sicurezza.

Il tutto mentre il Governo intensifica il piano vaccinale. Dopo il Green pass e il Green Pass scuola, obbligo vaccinale indiretto per chi di fatto non vuole restare a casa, escluso da buona parte delle attività sociali (o lavorative, come nel caso di docenti e Personale Ata, per giunta senza stipendio) arriva la corsia preferenziale per la fascia 12-18. Dal 16 agosto, le Regioni dovranno fare in modo che negli hub vaccinali questa fascia di popolazione possa vaccinarsi liberamente, senza necessità di dover prenotare.

In attesa dei numeri di settembre

Per la fascia 12-18, infatti, per il momento non è stata prevista alcun obbligo relativo al Green pass scuola. Ma sembra una fase temporanea di assestamento, in attesa di comprendere l’evoluzione della pandemia e scoprire cosa succederà con il ritorno in classe di settembre, quando assembramenti inevitabili negli istituti e sui mezzi pubblici dei più giovani potrebbero far riesplodere il problema.

Ma le novità non si fermano certo qui: la prossima sfida per la comunità scientifica internazionale, sollecitata da Governi e associazioni pediatriche, è quella di mettere in sicurezza il 100% della popolazione. E per fare questo è necessario che venga approvato in tempi brevi un vaccino anche per la fascia di età 0-12.

Pfizer e Moderna pronti per gli under 12

In questo senso Pfizer e Moderna sono molto avanti nella sperimentazione, ed entro novembre potrebbe arrivare il via libera per la vaccinazione anche dei più piccoli. Una notizia che certo non mancherà di suscitare ulteriori polemiche e preoccupazioni tra quanti ancora non si fidano del vaccino.

Perchè se si considera che ci sono molti scettici ancora tra gli over 40, è facile immaginare come almeno inizialmente saranno poche le mamme che decideranno di sottoporre un bambino con meno di 12 anni a un vaccino appena approvato.