Scuola

Ancora dad per chi non si vaccina: insegnanti e ragazzi di fatto obbligati a immunizzarsi

Si prospetta un ritorno in classe costellato di molte polemiche, se la curva dei contagi, causa variante Delta, dovesse accompagnare tutta l’estate comi i virologi temono. Il vaccino in Italia non è obbligatorio, ma si potrebbe arrivare a una formula “indiretta” che penalizzerebbe non poco chi decide di non immunizzarsi. Chi non si vaccina dovrebbe restare a casa, proseguendo quella didattica a distanza di cui si farebbe volentieri a meno dopo un anno e mezzo.

In dad chi non si vaccina

Eppure non sono pochi i virologi che sostengono la tesi dell’assessore alla Sanità dell’Emilia Romagna, Raffaele Donini. Chi non si vaccina a scuola non entra, per non mettere a rischio tutti gli altri. Sono d’accordo figure diventate ormai celebri in questa pandemia come Roberto Burioni, Francesco Menichetti, il professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova.

Da un lato c’è la necessità di rispettare la libertà individuale, dall’altro quella di mettere in sicurezza una degli ambiti più delicati della società, che secondo molti costituisce principale veicolo di trasmissione. Si incrocia la necessità di vaccinare le decine di migliaia di insegnanti e personale didattico ancora non vaccinato.

Niente obbligo ma restrizioni

E poi ci sarà da affrontare la ancor più delicata questione della vaccinazione dei ragazzi. Che le conseguenze del Covid le patiscono praticamente mai, e che invece, come già avvenuto in qualche caso, potrebbero essere esposti agli effetti collaterali del vaccino.

Il tutto mentre il Governo non ha intenzione di introdurre l’obbligo vaccinale: «Non abbiamo in mente di farlo – ha chiarito il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi – ma c’è un fortissimo appello su questo fronte alla solidarietà collettiva».

La sensazione del ‘ricatto morale’ è d’altra parte sempre più presente nell’animo di chi non vuole vaccinarsi. Da un lato il Governo non vuole obbligare, dall’altro potrebbe iniziare a introdurre sempre più restrizioni della libertà che costringerebbero di fatto al vaccino. Senza arrivare al lockdown per i non vaccinati, anche semplicemente il lasciare a casa insegnanti o ragazzi, potrebbe essere sufficiente. Poi un domani chissà: le restrizioni potrebbero allargarsi a discoteche, palestre, per poi passare a negozi e supermercati.