Scuola

Concorso scuola, 30% di riserva per precari con tre anni di servizio

Il Governo è alle prese con il “Decreto sostegni bis” che contiene anche molte modifiche al funzionamento del mondo della scuola. In particolare, un bilanciamento calibrato tra nuovo sistema di immissioni in ruolo e risoluzione del precariato, dovrebbe consentire una stabilizzazione dei docenti che costituirebbe una rottura. Una discontinuità in positivo, con le politiche degli anni passati recenti.

Scatta il 30% di riserva, ecco per chi

Una delle novità più interessanti del Decreto sostegni bis, sarebbe rappresentata dalla decisione di far prevedere obbligatoriamente, nei bandi dei prossimi concorsi scuola, una riserva di posti pari al 30 per cento per ciascuna regione, classe di concorso e tipologia di posto. Questa riserva di posti andrebbe a diretto beneficio dei candidati che dimostrano di aver svolto, rispettando le scadenze di presentazione delle istanze di partecipazione al concorso, un servizio presso le istituzioni scolastiche statali di almeno tre anni scolastici. Interessante che questi tre anni possano essere anche non continuativi. L’importante è che siano stati svolti nei dieci anni precedenti.

A specifica ulteriore della nuova direttiva, il fatto che la riserva sarebbe valida unicamente su una regione e per le classi di concorso o tipologie di posto per le quali il candidato abbia maturato un servizio di almeno un anno scolastico.

Inoltre, la riserva scatta solo nel caso in cui il numero di posti messi a bando, per ciascuna regione classe di concorso o tipologia di posto, risulti di almeno quattro.

Le caratteristiche del concorso

I prossimi concorsi scuola dovrebbero essere articolati su due prove distinte. Ci sarà una prima prova scritta contenente diversi quesiti a risposta multipla. Questa sarà la prova finalizzata a verificare conoscenze e competenze sulle discipline della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, oltre che nel campo dell’informatica e della lingua inglese.

La prova di 50 quesiti sarà computer-based. I quesiti saranno divisi in questo modo:

  • 40 vertenti sui programmi previsti dall’allegato A per la singola classe di concorso,
  • 5 sull’informatica e
  • 5 sulla lingua inglese.

Oltre questa prova, è prevista una prova orale con caratteristiche ancora da stabilire. Non dovrebbero esservi però grandi sorprese rispetto al recente passato inerenti concorsi simili. E’ la conferma di come il Governo con questo “Decreto sostegni bis” stia puntando a riformare i meccanismi base del reclutamento all’interno del mondo della scuola. Lo scopo è rivoluzionare il sistema di immissioni in ruolo. In modo da giungere a una risoluzione quanto più integrale del precariato. Lo scopo è la stabilizzazione dei precari, in modo che le incertezze e la discontinuità didattica del recente passato diventino un ricordo. Di un malcostume politico da non ripetere.