Scuola

Assegnazioni provvisorie entro il 9 agosto, poi le immissioni in ruolo

E’ iniziato il conto virtuale alla rovescia per la pubblicazione degli esiti delle domande di assegnazioni provvisorie e utilizzazioni docenti per l’anno scolastico 2021/22. Si tratta di un passaggio fondamentale che cadrà a ridosso dell’inizio del nuovo anno scolastico. Per questo l’auspicio è che le procedure non facciano registrare ritardi. Il passo successivo è quello di procedere con le immissioni in ruolo.Assegnazioni provvisorie entro il 9 agosto, poi le immissioni in ruolo

Assegnazioni provvisorie

Non ci sono precedenti per quel che concerne il numero di cattedre vuote da riempire. Parliamo di 113mila cattedre vacanti, che inevitabilmente non potranno essere tutte colmate. Poi sarà la volta delle supplenze annuali che negli ultimi dodici mesi hanno fatto registrare quasi 220mila contratti.

Sarebbe opportuno riuscire ad aumentare il numero di assegnazioni provvisorie anche al personale neo-immessi in ruolo. In generale, le modalità di reclutamento sembrano ancora limitate dall’obbligo dei tre anni di servizio dalla prima fascia Gps e includendo chi ha svolto almeno 24 mesi di servizio, con acquisizione dei titoli d’abilitazione e di specializzazione da svolgere nell’anno di prova.

Stop al precariato

Le direttive dell’Unione Europea sul tema precariato, in questo senso, sono abbastanza chiare e convergono verso la necessità di limitare al massimo i contratti a tempo determinato. Un adeguamento dell’Italia a queste direttive, quindi sembra urgente e opportuno, anche se con le condizioni attuale particolarmente lontano e di difficile realizzazione.

I posti vacanti nella scuola sono attualmente 263.640. Sono i docenti la fetta principale di questa poco lusinghiera categoria: quasi 113.000 più 80.000 cattedre di sostegno “in deroga”. Poi ci sono almeno altre 30.000 cattedre in organico di fatto. Uno scenario che non lascia spazio a interpretazioni.