Scuola

Diplomati magistrali, aumenta il rischio di licenziamenti

Si inasprisce la protesta delle maestre e dei maestri con diploma magistrale. L’incertezza del nuovo Governo Di Maio-Salvini, certo non aiuta la situazione di coloro i quai temono di perdere il loro lavoro.

Sono migliaia le maestre che nella nostra regione rischiano il posto di lavoro in virtù della sentenza del Consiglio di Stato (dicembre 2017) che ha stabilito l’esclusione delle graduatorie dei diplomati magistrali. Si tratta di insegnanti che da anni lavorano nella scuola primaria e dell’infanzia.







Se il governo non interverrà con un decreto per loro non resterà che la disoccupazione: sappiamo infatti che la Buona scuola (legge 107) prevede che i precari vengano licenziati dopo 36 mesi di servizio.

I primi licenziamenti di diplomati magistrali sono già iniziati.

Per questo in tante regioni d’Italia si sta intensificando la protesta, coordinata a livello nazionale dai “Lavoratori Scuola Uniti”, a cui anche i Lavoratori Scuola dell’Emilia Romagna aderiscono. A Bologna le maestre e i maestri che rischiano il licenziamento saranno in presidio permanente da lunedì 21 maggio a giovedì 24 maggio davanti all’Ufficio Scolastico Regionale di via de’ Castagnoli (dalle ore 9 alle ore 18). E’ stata mandata al dirigente dell’Ufficio (USR) la richiesta di ricevere una delegazione di maestre.

Facciamo appello a tutti i sindacati, alle associazioni, ai genitori, a tutta la cittadinanza a partecipare e portare solidarietà al presidio. L’iniziativa si inserisce nell’ambito di un piano di proteste che culminerà nello sciopero del 29 maggio, con grande manifestazione a Roma.