Scuola

Inclusione e sostegno: le novità del decreto

Importante passo in avanti su inclusione e sostegno dopo che le commissioni della Camera hanno espresso parere favorevole sul decreto, approvato anche in Senato. Adesso la parola passa al Governo, che dovrà approvare i testi definitivi dei diversi decreti delle deleghe entro il 17 aprile. I pareri delle commissioni potranno essere accolti, tutti o in parte, oppure potranno essere ricusati. In quest’ultimo caso si approverebbero i testi iniziali dei decreti.







E’ stato l’atto finale dei lavori della VII e della XII Commissione sui decreti delega della L. 107/15. La Camera ha poi pubblicato il proprio parere sul decreto 378, riguardante l’inclusione scolastica.

Le novità della Riforma sostegno 2017

Importante che siano state accolte alcune importanti richieste avanzate dal Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili e sostenute da altre associazioni. E. Chiocca, componente del direttivo del Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno (CIIS) e responsabile Scuola del Coordinamento nazionale famiglie disabili gravi e gravissimi, ha confermato che sono state accolte diverse modifiche proposte.

Tra le più importanti, quella che riguarda le famiglie, che tornano ad avere un ruolo significativo in sede di elaborazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI). Potranno infatti prendere parte attiva alla sua approvazione (verrà redatto prima dell’inizio dell’anno scolastico).

Novità anche per quel che riguarda il Profilo di Funzionamento, alla cui stesura partecipano anche i genitori ed un rappresentante dell’amministrazione scolastica e il tetto massimo di alunni per classe, che torna ad essere di 20 alunni.

C’è poi il richiamo ai compiti di assistenza previsti dal profilo professionale dei collaboratori scolastici. D’ora in poi nell’assegnazione si terrà conto della differenza di genere degli alunni.
Niente da fare per la formazione diffusa a tutto il personale docente, in modo da far acquisire a tutti le competenze per poter lavorare con tutti gli alunni.

La Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH), è delusa per il no nel profilo di funzionamento e/o nel PEI all’indicazione dei sostegni necessari a garantire un compiuto percorso di inclusione scolastica. La federazione aveva chiesto anche che il numero massimo di alunni per classe, in presenza di un alunno con grave disabilità, dovrebbe essere inderogabilmente di 20 e non come indicato nel parere di norma; non ci dovrebbero essere più di due alunni con disabilita per classe; dovrebbe essere chiarito che agli alunni che non raggiungono gli obiettivi del PEI ed a quelli che non si presentino agli esami sia comunque rilasciato l’attestato di crediti formativi; dovrebbe essere contrastata ogni forma di precariato sul sostegno. Evidenziata anche la necessità della formazione dei docenti, anche se, in questo caso, essa viene prospettata in relazione alla tipologia di posto e cioè in modo coerente con la prospettiva di separazione di formazione e carriere avanzata dalla Federazione già in passato.