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Congedo mestruale: tre giorni di assenza retribuiti al mese per le donne

Il congedo mestruale anche in Italia potrebbe diventare presto realtà. La legge è vicina a riconoscere alle donne la possibilità di usufruire di tre giorni di permesso al mese durante il periodo del ciclo. In questo modo le donne potranno assentarsi dal lavoro senza doversi mettere in malattia o in ferie. Una agevolazione importante se si considera che per molte donne quei giorni sono davvero difficili, con dolori e malesseri invalidanti che a volte rendono impossibile il recarsi al lavoro.







La proposta di legge è stata già presentata mesi fa alla Camera da quattro deputate del Pd. Il prossimo step è l’esame della commissione Lavoro: c’è ottimismo per una approvazione in tempi brevi.

Per avere diritto al congedo, la lavoratrice dovrà dimostrare di soffrire di dismenorrea, che rende il ciclo doloroso. In questo caso potranno avere diritto al congedo retribuito.

Una condizione che nel nostro Paese riguarderebbe, fra il 60% e il 90% delle donne. I sintomi sono mal di testa, mal di schiena, dolori addominali, forti sbalzi ormonali.

Per aver diritto al permesso le lavoratrici con contratto a tempo indeterminato, subordinato e parasubordinato, full o part time, sia nel settore pubblico che privato dovranno presentare certificato medico che attesti la patologia. Un certificato che andrà rinnovato poi entro il 30 dicembre dell’annualità in corso e presentato al datore di lavoro entro il 30 gennaio dell’anno successivo.

In questo modo i giorni di assenza, massimo 3 al mese, non verranno detratti i soldi dallo stipendio.