Tra i tanti provvedimenti introdotti dal Pnrr, si verificherà nei prossimi anni un notevole aumento dei posti disponibili negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia. Questo comporterà un problema nel breve periodo, causato dalla mancanza di docenti qualificati. Un problema rilevato ufficialmente, come dimostra l’appello lanciato da Carmela Palumbo, capo dipartimento del Ministero dell’Istruzione, in occasione di un convegno a Roma organizzato dall’Associazione nazionale presidi.
Carenza di personale
Nei prossimi anni sarà fisiologica e inevitabile una carenza di insegnanti laureati in Scienze della formazione, a meno di un’immediata inversione di tendenza. Per questo, il ministero sta pensando a una revisione per quel che riguarda la programmazione con l’università.
In caso contrario, lo scenario più probabile è quello per il quale la scuola italiana si dovrà confrontare con strutture nuove prive però di personale abilitato a occuparle.
Emergenza già nota al Nord
Una situazione che il Nord conosce già, con un’emergenza con la quale ci si deve già confrontare. Nelle scuole del settentrione infatti l’emergenza si fa già sentire con scuole dell’infanzia e primaria in emergenza. Un’emergenza già in corso che però potrebbe deflagrare definitivamente in concomitanza con l’allargamento dell’offerta scolastica prevista dal piano di rilancio nazionale.
Il ministero dovrà necessariamente rivedere la questione del coordinamento tra politiche infrastrutturali e programmazione universitaria. Non basta che PNRR investa in edilizia e ampliamento dei servizi educativi se parallelamente non si potenzia il contingente docenti.