Pochi si aspettavano un numero di posti messi a bando così elevati per il Pnrr 3, considerato che il target delle 70mila assunzioni da perfezionare entro il 2026 era di fatto praticamente già raggiunto e sarebbero bastati molti meno posti a disposizione rispetto ai 58mila annunciati dal ministero.
Assunzioni negli anni successivi
Il motivo per cui il numero di posti messi a bando è così alto è che il PNRR3 include i posti vacanti e disponibili nel triennio 2025–2028. Questo però comporta he questo rappresenta un calcolo previsionale basato sui pensionamenti e sulle esigenze future. La diretta conseguenza è che non si può pensare che tutti i vincitori possano essere tutti assunti a settembre 2026.
E’ inevitabile infatti che i posti effettivi potranno subire variazioni nel tempo. Questo però non intaccherà il diritto dei vincitori all’immissione in ruolo, che resterà valido e potrà essere esercitato anche negli anni successivi.
I posti per il concorso docenti PNRR3 messi a bando sono 27.376 per scuola dell’infanzia e primaria e 30.759 per la scuola secondaria. In totale, ci sono 50.866 posti per posti comuni e 7.269 per posti di sostegno.
Precedenza al Pnrr 3
Il programma del ministero prevede che per le assunzioni del 2026/27 i vincitori del concorso PNRR2 precederanno i vincitori del concorso PNRR3. Chi risulterà vincitore di tutti e due i concorsi, soprattutto se in regioni diverse, avrà praticamente il doppio delle possibilità di assunzione anche nello stesso anno scolastico, avendo anche diritto all’assunzione in entrambi i concorsi.
Chi rientra nel 30% dei posti del concorso PNRR1 o PNRR2, potrà anche essere assunto nel triennio successivo alla pubblicazione. Ma perché ciò accada, dovranno esserci posti disponibili. L’assunzione non potrà in ogni caso avvenire prima dell’assunzione dei vincitori del concorso PNRR3. La normativa prevede infatti che gli idonei debbano comunque attendere l’immissione in ruolo di un vincitore del nuovo concorso PNRR.
I nuovi idonei potranno iscriversi negli elenchi regionali per il ruolo, che entreranno in vigore a partire dal 2026/27 sui posti ancora residui dopo la fase ordinaria.