Ancora nessuna novità per quel che riguarda la Carta del Docente: la piattaforma utile all’utilizzo del bonus per i docenti valido per l’aggiornamento professionale è ancora in manutenzione, e questo impedisce anche di conoscere quale sarà l’importo pro capite disponibile, considerato che ormai la somma minima di 500 euro non è più garantita in virtù dell’estensione della platea dei beneficiari.
500 euro non più garantiti
I sindacati stanno esprimendo preoccupazione sia per i ritardi che si stanno accumulando, impedendo ai docenti di usare il bonus per corsi e costi da sopportare in questo avvio di anno scolastico quando la carta del docente sarebbe molto utile, sia per l’incertezza inerente le somme che verranno erogate, con la forte possibilità che si vada al ribasso rispetto ai 500 euro garantiti fino all’anno scorso.
Ogni anno il sito utile all’erogazione della carta del docente viene messo in manutenzione, ma è chiaro che quest’anno l’essere arrivati quasi a fine ottobre senza che ancora sia stato riattivato, e senza notizie in merito a date utili, desta preoccupazione. Ci sono anche docenti che devono ancora spendere le somme residue dell’anno scorso, ma sono impossibilitati a farlo fino a quando non verrà riattivata la piattaforma. Quando? Al momento non ci sono indicazioni, ma ogni giorno potrebbe essere quello utile.
Le sentenze in attesa
Da cosa dipende questo ritardo? Probabilmente proprio dall’allargamento recente della platea dei beneficiari che sta rendendo necessario da parte dei tecnici del ministero l’inserimento di nuovi molti profili fino allo scorso anno assenti dall’elenco dei beneficiari.
Ci sono anche ritardi inerenti il pagamento delle sentenze vinte dai tanti docenti precari che hanno deciso di rivolgersi ai tribunali per veder riconosciuto un diritto finora negato dalla normativa.
L’appello al ministero
Il Decreto-Legge n.127/2025 ha sancito l’estensione della Carta anche ai precari con contratto annuale fino al 30 giugno. La Gilda degli Insegnanti ha rivolto un esplicito appello al Governo e al Ministero affinché provveda alla riattivazione immediata della piattaforma e il pagamento delle sentenze pendenti. Attesa nei prossimi giorni la risposta del ministero.