Rinnovo contratto scuola, arretrati fino a 1.450 euro ma la firma deve arrivare entro fine anno

Prosegue la trattativa per il rinnovo del contratto scuola già scaduto. Inutile negarlo: la gran parte dell’accordo riguarda gli aumenti stipendiali: Aran propone aumenti tra 82 e 186 euro mensili per il personale scolastico. Oltre agli importi, bisogna anche considerare le tempistiche. Il presidente Naddeo auspica la firma entro l’anno per sbloccare arretrati e una tantum.

Gli aumenti previsti e le nuove indennità

L’ultimo incontro tra Aran e organizzazioni sindacali per il rinnovo del contratto scuola 2022-2024 (prossimo appuntamento a fine mese) è stata presentata una proposta per il personale scolastico che prevede incrementi stipendiali e nuove indennità fisse.
Gli aumenti mensili andrebbero da 82 a 186 euro per il personale amministrativo e da 105 a 177 euro per i docenti. Le indennità fisse sono state ridefinite: per i docenti passerebbero da 204 a 320 euro mensili, mentre per il personale amministrativo si attesterebbero tra 88 e 109 euro. Ai Dsga verrebbe riconosciuta un’indennità di direzione pari a 2.972 euro annui.

Arretrati e una tantum

Ma bisogna fare presto, soprattutto se si vuole garantire questo tipo di importi in busta paga entro fine anno, comprensivo del pagamento degli arretrati, che costituiscono la parte più corposa e che soprattutto in un momento come quello natalizio possono assumere un valore ancora maggiore.

Secondo il presidente dell’Aran Antonio Naddeo, se il contratto sarà sottoscritto entro il 2025, gli arretrati medi ammonteranno a circa 1.450 euro, ai quali si aggiungerebbe un’una tantum di 142 euro. E’ bene ricordare che si tratta di importi lordi e che una buona parte è già percepita da mesi in busta paga attraverso l’indennità di vacanza contrattuale.

La differenza percepita sarebbe quindi limitata rispetto alle cifre complessive proposte.

Firma entro fine anno?

L’Aran spinge per chiudere la trattativa entro poche settimane, ma se si considera il percorso che ha portato finora a una trattativa ancora in altro mare è evidente come sia un obiettivo tutt’altro che semplice da portare a casa. Anche perchè sul tavolo ci sono altre questioni, come ad esempio quella dei buoni pasto sponsorizzata da Anief. Ci sono poi altri sindacati come Flc Cgil che ritengono le cifre del tutto inadeguate.

Per quel che riguarda le tempistiche di erogazione delle cifre nel contratto, anche se le risorse sono già stanziate, c’è pessimismo circa la possibilità che arretrati e aumenti arrivino entro la fine del 2025. I più ottimisti si aggrappano al precedente del 2022, quando gli incrementi furono accreditati in busta paga prima di Natale, ma fu necessario l’intervento diretto del Ministero.