Gps falsate dai punteggi Clil: la scuola non può revocare l’incarico, ma l’ambito territoriale non riuscirà a controllare tutti

La questione della sentenza del Consiglio di Stato del 18 agosto 2025 numero 00599 che ha invalidato i titoli Clil non riconosciuti dal Ministero in ottica graduatorie Gps, rischia di produrre assegnazioni supplenze a due velocità in vista del prossimo anno scolastico.

Gps corrette, ma non in tutte le province

Non ci sono infatti tempistiche certe circa la correzione che gli Uffici scolastici devono attuare per ripulire le graduatorie correggendo i punteggi non più validi. E così ci si trova di fronte ad alcune Gps corrette, in alcune province, e altre no.

Cosa succederà ora, nelle ore in cui stanno uscendo gli elenchi dei primi docenti destinati di conferma sul sostegno (anche sulla base di queste Gps che potrebbero essere falsate) e nei giorni in cui partirà l’algoritmo per assegnare tutti gli altri incarichi?

Alcuni docenti stanno provvedendo a presentare una denuncia in autotutela, nonostante in alcuni casi i termini per il reclamo siano ormai scaduti.

Termini per il reclamo scaduti

Molti stanno provvedendo alla luce della recente sentenza CLIL. Si tratta di un’autodenuncia in autotutela cui molti docenti stanno provvedendo nonostante termini per il reclamo siano scaduti.

Una prassi non obbligatoria, ma che consentire di avere una documentazione da presentare alla scuola in caso di convocazione. Va però tenuto presente che il compito non è affidato ai singoli docenti ma alle segreterie scolastiche, che dovranno ripulire le graduatorie e procedere con la nuova convalida dei punteggi. L’unico modo è verificare i punteggi di cui alcuni docenti, molti, hanno beneficiato in graduatoria, eliminando quelli cui non avevano diritto in virtù di titoli CLIL rilasciati da scuole non riconosciute.

Una volta perfezionata questa procedura, la palla passa all’ambito territoriale, che una volta ricevuta la segnalazione dalla scuola, potrà decidere se revocare l’incarico. Non è quindi compito della scuola annullare la supplenza.

Rischio di disparità di trattamento

Una procedura che non sarà semplice, soprattutto in province molto numerose. Dunque c’è la possibilità che alcune graduatorie siano ripulite, altre no. E che alcuni docenti si vedano revocare l’incarico dopo la segnalazione all’ambito scolastico, altri no. Con il rischio di disparità di trattamento, tra docenti che potrebbero restare in cattedra pur non avendone diritto, altri che non hanno ottenuto l’incarico scavalcati da chi aveva punteggi indebitamente gonfiati, e altri ancora che invece resteranno al loro posto.