Graduatorie, Gps e supplenze

Revoca contratto Gps: se viene assegnata la supplenza a un docente senza titolo e questo prende servizio, solo il controllo della segreteria scolastica fa emergere l’errore

Proseguono le attribuzioni delle supplenze mediante graduatorie GPS per il biennio 2022/24. E proseguono parallelamente anche i controlli della correttezza dei titoli di accesso completi alla seconda fascia da parte dei candidati. In queste graduatorie, sono stati inseriti con deroga i docenti di prima fascia in attesa di conseguire l’abilitazione e/o la specializzazione.

Il possesso dei 24 Cfu

Tutti gli altri, al momento della presentazione della domanda, dovevano disporre di titolo di accesso + 24 CFU per la seconda fascia GPS. Chi non era in possesso dei 24 CFU, non può rimediare successivamente, nonostante la validità del conseguimento degli stessi prorogata fino al 31 ottobre.

La proroga riguarda la partecipazione ai concorsi e non le GPS graduatorie provinciali e di istituto già costituite per il biennio 2022/24.

Chi invece ha presentato domanda per le GPS 2022/24 in primavera, doveva essere all’epoca in possesso del titolo completo di accesso.

Il controllo dei titoli

I controlli degli Uffici Scolastici, di concerto con le scuole polo, proseguono nei confronti di coloro i quali hanno presentato domanda per verificare i titoli di accesso. Ma in alcuni casi può capitare che le GPS vengano pubblicate con aspiranti non in regola, con la conseguenza che in molte province siano destinatari di convocazione docenti senza i titoli necessari.

Situazione che inevitabilmente penalizza coloro i quali sono invece in possesso del titolo e si vedono momentaneamente scavalcare, e che penalizza tutto il sistema vittima di ritardi per la necessità di annullare la supplenza e riconvocare chi invece è in possesso dei titoli.

I giorni di supplenza persi

Il controllo della segreteria infatti arriva solo dopo che il docente senza titolo prende servizio. In caso di riscontro di errore, bisognerà revocare l’incarico, per individuare un docente avente diritto, a sua volta penalizzato dall’aver perso alcuni giorni di supplenza.