Si va avanti con la conferma del docente di sostegno su richiesta della famiglia, nonostante le tante critiche e opposizioni al nuovo provvedimento varato dal ministero. Uno degli scogli principali, nel mese della riconferma da parte delle famiglie (richieste che devono pervenire entro fine maggio al dirigente scolastico) era l’istanza di sospensiva su cui doveva esprimersi il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.
L’istanza di sospensiva
Ma il Tar proprio oggi ha respinto l’istanza di sospensiva presentata da Flc-Cgil e Gilda-Unams contro il decreto ministeriale n. 32 del 2025. Questo significa che il provvedimento resta valido. Ora bisogna aspettare la discussione di merito a settembre.
Entro fine maggio quindi si può perfezionare la prima fase della nuova procedura, con le famiglie che devono far pervenire la propria eventuale richiesta al dirigente scolastico.
La procedura sta riscontrando la forte opposizione dei sindacati, in particolare di FLCGIL, GILDA, UIL e ANIEF che hanno presentato ricorso contro il Decreto, impugnandolo al TAR del Lazio. La motivazione è l violazione, secondo i sindacati, dei principi di trasparenza nelle assunzioni. Una procedura che calpesta la logica delle graduatorie, contravvenendo al diritto all’accesso al lavoro pubblico.
Cosa succede adesso
Anche alti sindacati come ANIEF e UIL Scuola RUA ritengono incostituzionale la procedura, che penalizza soprattutto i docenti specializzati, a rischio esclusione, favorendo il pericolo di dinamiche clientelari.
Favorevoli invece al decreto le associazioni dei genitori, come Fish e Moige, concordi nel definirlo utile a preservare la continuità didattica e positivo nell’interesse dello studente.
Una volta ricevuta la richiesta da parte della famiglia, il dirigente scolastico dovrà verificare la disponibilità del docente interessato e la sussistenza del diritto alla nomina, ricordando che questa ha precedenza rispetto alla fase di conferimento degli incarichi di supplenza 2025/26.