Gli aumenti di stipendio da parte del Governo per il personale scolastico non sono l’unica strada per riconoscere a docenti e ata retribuzioni più adeguate. Anche in virtù della difficoltà nel concludere una trattativa soddisfacente in ambito rinnovo contratto scuola, come accaduto anche negli scorsi anni, si percorrono altre vie he possono portare a stipendi più adeguati.
Il 2,5% di Tfr
Una di queste è il taglio del cuneo fiscale, aumento indiretto di stipendio che probabilmente già a partire da aprile consentirà a docenti e ata di trovare in busta paga cifre più alte (in ogni caso il personale scolastico ha diritto agli arretrati a partire da gennaio 2025).
Secondo Anief, è necessario tagliare altre trattenute ingiuste che pesano sulla busta paga finale. Una di queste è la trattenuta stipendiale del 2,5% TFR applicata per legge a tutti i neo-assunti dal 2001. Si tratta di un unicum nel settore pubblico, dal momento che la stessa trattenuta non è applicata agli altri lavoratori del pubblico impiego e nemmeno ai settori privati.
Per questo il sindacato di Marcello Pacifico è intenzionato a chiedere la sua abolizione. La trattenuta del 2,5% Tfr per i neo-assunti dal 2001 pesa sullo stipendio. Una questione, quella del TFR 2,5% che grava sui neo-assunti degli ultimi 25 anni, sulla quale si era già espressa la Corte costituzionale con la sentenza n. 213 del 2018, sancendo è necessario “salvaguardare la parità di trattamento contrattuale e retributivo, nel perimetro tracciato dalla contrattazione collettiva e dalla necessaria verifica della compatibilità con le risorse disponibili. Tale principio di parità di trattamento si pone a ineludibile presidio dello stesso diritto a una retribuzione sufficiente e proporzionata”.
Il riscatto gratuito o almeno agevolato della laurea
Un obiettivo ambizioso, come quello del riscatto gratuito della laurea (o almeno agevolato a 900 euro l’anno, come propone la recente proposta di legge presentata dalla senatrice bucalo), che potrebbe consentire al personale scolastico nuove prospettive dal punto di vista economico.