Scuola

Bando concorso scuola 2024: restano fuori molti docenti preparati nelle classi di concorso con pochi posti a disposizione con lo sbarramento allo scritto

Manca ormai poco più di un mese alla conclusione dell’anno e questi significa che ci si avvia anche alla fine della fase transitoria della riforma del reclutamento docenti fissata per il 31 dicembre 2024. Dal prossimo anno si entrerà a tutti gli effetti nella fase ordinaria, che dovrebbe prevedere nel 2025 l’organizzazione del concorso scuola Pnrr3 con la scomparsa di alcuni requisiti di accesso come la laurea più 24 cfu e il diploma itp.

19mila posti a disposizione

Se tra il Pnrr1 e il Pnrr sono emerse già diverse novità regolamentari, altrettanto è lecito aspettarsi in vista del Pnrr3. Il prossimo bando di concorso dovrebbe ufficializzare che i posti a disposizione saranno circa 19mila, ma siamo in attesa di conoscere l’esatta suddivisione per classe di concorso e regione.

Una delle novità che il Pnrr2 porterà in dote rispetto al Pnrr1, e che sarà vagliata sul campo per capire se converrà confermarla nel Pnrr3, riguarda l’articolo 14-bis in base al quale dopo la prova scritta accederanno agli orali solo i candidati che rientreranno in un numero pari a tre volte i posti disponibili nella Regione, per ciascuna classe di concorso o tipologia di posto. Va comunque garantito il risultato minimo da raggiungere di almeno 70 punti.

Promossi anche coloro i quali riusciranno a ottenere lo stesso punteggio dell’ultimo candidato ammesso saranno anch’essi ammessi alla prova orale.

Soglia minima non basta più

In pratica, non sarà sufficiente superare la soglia minima di 70 punti, come accaduto per il primo concorso PNRR : l’accesso alla fase orale sarà determinato dal punteggio più alto, con la graduatoria stilata in base ai migliori risultati.

Partecipano alla prova orale anche tutti i candidati che hanno raggiunto il punteggio dell’ultimo ammesso. Lo scopo del ministero è ridurre i tempi complessivi della procedura, perché come ha dimostrato il Pnrr1 il regolamento attuale porta a tempistiche eccessive.

E’ necessità del ministero concludere le operazioni per il ruolo entro luglio 2026 per l’anno scolastico 2025/26, anche in vista dell’organizzazione del prossimo concorso scuola.

Fuori docenti preparati

Il concorso PNRR1 ha consentito di superare la prova scritta all’80% dei candidati per infanzia e primaria, l’87% per la secondaria. Percentuali troppo alte che hanno portato il ministero a optare per uno sbarramento numerico. Non cambiando sostanzialmente però la difficoltà delle prove, il rischio è che resteranno fuori tanti docenti preparati che raggiungeranno il punteggio minimo allo scritto ma non accederanno all’orale.

Questo riguarderà soprattutto le classi di concorso con pochi posti a disposizione, in cui ottenere un punteggio alto non sarà garanzia di accesso all’orale. Tutto dipenderà da una questione numerica e statistica, con un sacrificio di tutti in nome di una procedura più snella.

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