Graduatorie, Gps e supplenze

Aggiornamento Gps 2024: aumenta la possibilità di ricorsi, avvio tutt’altro che certo

L’aggiornamento delle Gps è avvolto da crescente incertezza a causa di diversi problemi irrisolti. Nonostante due pareri del Consiglio superiore della pubblica istruzione, i nodi rimangono irrisolti, aggravati dal ritardo estremo nelle procedure, il cui avvio è continuamente rimandato.

L’inserimento con riserva

Dopo la difficile questione sulla validità delle domande presentate dagli abilitati e specializzati all’estero, un’altra decisione improvvisa sta causando problemi ai dirigenti ministeriali. È stata annunciata la possibilità per coloro che si inseriranno nelle Gps con riserva, quindi senza aver conseguito il titolo entro il 30 giugno, di partecipare comunque ai corsi di formazione iniziale e ottenere l’assegnazione della supplenza dalla prima fascia.

Questa novità è stata comunicata ai sindacati il 7 maggio durante la terza informativa sull’ordinanza ministeriale che regolamenta l’aggiornamento 2024 delle Gps. È stato segnalato all’Ufficio di Gabinetto del Ministero dell’Istruzione e del Merito il cambio delle regole per l’attribuzione delle supplenze, che potrebbe causare ulteriori complicazioni.

Il sistema delle supplenze

Formalmente, il nuovo regolamento dovrebbe tornare al Cspi, ma considerando i tempi stretti, potrebbe essere bypassato. Sarà quindi il Gabinetto del ministero a decidere il prossimo passo, considerando le implicazioni e cercando di evitare ulteriori controversie.

Il rischio di un aumento dei ricorsi, sia riguardo ai titoli esteri di circa 20.000 candidati, sia per l’inclusione in prima fascia di chi non ha ancora conseguito il titolo, potrebbe mettere in crisi l’intero sistema delle supplenze. Il parere del Cspi, necessario per la legge, avrebbe aiutato a evitare problemi giudiziari, ma i tempi non lo permettono. Si attenderà presto di conoscere la decisione intrapresa.

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