Stipendi scuola: per 1,2 milioni di docenti e ata ultima tranche di aumenti
Dopo la batosta del mese di febbraio che in alcuni casi è riuscito nell’impresa addirittura di azzerare lo stipendio di alcuni insegnanti, una boccata di ossigeno è arrivata con lo stipendio di marzo. Sia perchè non contiene particolari detrazioni rispetto alla cifra attesa, sia perchè ha portato con se l’emissione speciale riservata a oltre un milione e 200 mila lavoratori della scuola tra docenti, amministrativi e collaboratori scolastici.
Le cifre
L’emissione speciale è finalizzata a saldare l’ultima tranche di aumenti e adeguamenti relativa al rinnovo del Contratto collettivo nazionale 2019/21 sottoscritto lo scorso 18 gennaio. Va detto che non si tratta certo di importi memorabili, considerato che la somma lorda è di 63.84 euro per i docenti e di 44,11 euro per il personale Ata.
Al netto, in media i docenti andranno a prendere 350 euro lordi in più, il personale Ata 200 euro, 150 euro i collaboratori scolastici, circa 1.100 euro i Dsga.
Gli obiettivi sono altri: i sindacati spingono affinchè il ministero eroghi mensilmente un assegno pari al 50% dell’inflazione programmata per il mancato rinnovo del contratto successivo.
L’indennità di vacanza contrattuale
Si tratterebbe in media di 2.000 euro, al netto di quanto ricevuto a dicembre con assegno relativo ad anticipo rinnovo contrattuale 2022-2024. Una cifra corrispondente all’indennità di vacanza contrattuale assegnata solo in piccola parte.
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