Economia & Fisco

Arretrati indennità di vacanza contrattuale: lo Stato deve in media a ciascun lavoratore della scuola più di 2mila euro

Il presidente nazionale del sindacato Anief, Marcello Pacifico, è intervenuto nella trasmissione radiofonica di Italia stampa per discutere degli aumenti salariali visibili sugli ultimi contratti presenti su NOiPa.

La sequenza contrattuale

Pacifico ha sottolineato che questi aumenti sono gli effetti residui della sequenza contrattuale per il periodo 2019-21. Si tratta di arretrati medi di 350 euro per gli insegnanti, 200 euro per il personale ATA, 150 euro per i collaboratori scolastici e 1100 euro per i DSGA (Dirigenti Scolastici di Gestione Amministrativa), su cui Anief si è impegnato per ottenere un aumento del 40% dell’assegno di indennità di direzione.

Questi aumenti non sono però sufficienti a compensare l’impoverimento degli stipendi del personale scolastico. Anief ha proposto di chiedere al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) di pagare gli arretrati dell’indennità di vacanza contrattuale attraverso un’apposita domanda, poiché lo Stato deve in media più di 2000 euro a ciascun lavoratore della scuola.

Come scoprire quanto spetta di arretrati

I precari non hanno ricevuto l’aumento previsto dalla Legge di Bilancio né a gennaio né a febbraio. Pacifico ha criticato questa situazione, sostenendo che non è giusto che questi soldi rimangano nelle casse dello Stato anziché nelle tasche dei lavoratori della scuola.

Per scoprire l’ammontare dei propri arretrati dovuti alla mancata assegnazione dell’indennità di vacanza contrattuale piena, ogni dipendente può controllare il proprio cedolino stipendiale, verificare l’assegno corrisposto nel dicembre 2023, dividerlo per 13 mensilità e moltiplicare la somma per la tabella messa a disposizione dall’Anief. Ogni dipendente scoprirà di avere diritto a degli arretrati che vanno dai 2000 ai 4000 euro.

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