Economia & Fisco

Stipendi scuola sempre più poveri: in 15 anni stipendi giù del 15,7%, in attesa del rinnovo del contratto 5 miliardi già stanziati all’indennità di vacanza contrattuale

Il sindacato Anief ha calcolato che dal 2009 al 2024, i dipendenti pubblici hanno subito un ritardo del 15,72% nelle loro buste paga rispetto all’aumento effettivo del costo della vita. Questo ritardo è stato causato principalmente dal blocco contrattuale decennale fino al 2018 e dalle trattative salariali insufficienti negli anni successivi. Nel periodo 2009-2018, l’aumento medio degli stipendi è stato del 3,48%, mentre l’inflazione è stata dell’11,1%. Anief ha inoltre sottolineato che negli ultimi due anni, l’inflazione è stata intorno al 16-17%, ma le trattative sindacali non sono ancora iniziate.

Marcello Pacifico, presidente di Anief, ha sottolineato l’importanza di utilizzare i 5 miliardi messi a disposizione dal governo per l’indennità di vacanza contrattuale, che potrebbe aumentare lo stipendio medio del 5,78%, in linea con la legge che prevede il 50% dell’inflazione programmata. Tuttavia, fino al rinnovo contrattuale, Anief continuerà a portare avanti azioni legali per il recupero dell’indennità di vacanza contrattuale, il che potrebbe significare arretrati significativi per i dipendenti pubblici.

Il problema è aggravato dall’inflazione record degli ultimi anni, che ha reso i dipendenti pubblici sempre più poveri, soprattutto considerando che i salari non sono stati allineati al costo della vita. Questo fenomeno non riguarda solo l’Italia ma è diffuso in tutta Europa. Gli stipendi reali in Italia sono diminuiti del 7,3% in un anno, nonostante un aumento medio delle buste paga dell’1,6%.

Per far fronte a questa situazione, Anief ritiene che i 5 miliardi destinati al rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici siano insufficienti. Secondo loro, servirebbero altri 10 miliardi per allineare gli stipendi all’inflazione e recuperare il ritardo accumulato. Il rapporto dell’Aran non tiene conto di questo ritardo contrattuale né dell’inflazione record degli ultimi anni.

Anief consiglia ai dipendenti pubblici di verificare il loro cedolino stipendiale per calcolare gli arretrati dovuti per la mancata assegnazione dell’indennità di vacanza contrattuale piena, che potrebbero variare da 2.000 a 4.000 euro.

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