Scuola

Concorso scuola 2024: i 10mila posti che non saranno assegnati in autunno verranno aggiunti al secondo bando da 24mila posti

Il Ministero dell’Istruzione interviene sul reclutamento con il decreto-legge n. 19 del 2 marzo 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che autorizza l’utilizzo dei posti residuali dai concorsi per le successive assunzioni tra il 2024 e il 2026. L’obiettivo è di rispettare il target di 70.000 nuove immissioni in ruolo previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Previsti circa 44mila posti

Secondo quanto riportato nella relazione tecnica al provvedimento, il decreto prevede tre concorsi. Il primo, indetto a dicembre 2023, ha previsto circa 44.000 posti, con immissione in ruolo a settembre 2024. Questi posti sono suddivisi tra concorsi ordinari per la scuola secondaria e infanzia/primaria, inclusi i posti di sostegno.

Il prossimo 11 marzo inizieranno le prove scritte per questo concorso, concludendosi il 19 marzo, seguite dalle prove orali.

Il secondo concorso potrebbe avere luogo tra settembre e ottobre 2024, utilizzando i posti non assegnati del primo concorso e le nuove disponibilità dell’anno scolastico 2024/2025 dovute ai pensionamenti.

Approvazione e pubblicazione delle graduatorie

Il terzo concorso è previsto per luglio/agosto 2025, con l’approvazione e la pubblicazione delle graduatorie dei vincitori entro giugno 2026.

Per partecipare ai primi due concorsi, banditi entro dicembre 2024, è richiesto il possesso di 24 CFU e 3 anni di servizio. Per il terzo concorso, sono necessari 60 CFU.

Il presidente nazionale di Anief, Marcello Pacifico, critica la mossa del Ministero, definendola inutile. Pacifico sostiene che la maggior parte dei posti banditi rimarrà scoperta, favorendo i precari e violando il diritto allo studio. 

10mila posti non assegnati

Sono già probabili 10.00 posti non assegnati, che a settembre/ottobre saranno aggiunti al secondo bando di 24.000 posti.

Anief chiede una modifica nel reclutamento, proponendo assunzioni su tutti i posti vacanti in organico di fatto attraverso le GPS su posto comune e sostegno.

Pacifico denuncia un sistema di assunzioni a tempo determinato condannato dall’Unione Europea e sostiene la necessità di un cambiamento radicale nel processo di reclutamento.

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