Prova orale concorso straordinario ter: ecco quanto tempo ci sarà per prepararsi dopo gli scritti
L’attesissimo concorso ordinario per la scuola (o concorso straordinario ter) è ormai alle porte, con la prova scritta prevista dall’11 al 19 marzo, come indicato nel calendario diramato dagli USR. Si tratta di una tappa cruciale per oltre 44.000 posti a bando, con più di 370.000 candidati pronti a mettersi alla prova. Anche se alcuni potrebbero non presentarsi per varie ragioni personali o di interesse, i numeri restano consistenti.
Una delle caratteristiche peculiari di questa prova scritta è la sua immediatezza nel fornire il risultato. Appena terminati i 100 minuti assegnati per il compimento della prova, i candidati potranno visualizzare il loro punteggio direttamente sullo schermo. Il punteggio minimo per accedere alla fase successiva è di 70/100, e la performance nella prova scritta è un elemento determinante per la posizione in graduatoria.
Inoltre, prima dell’inizio della prova scritta o successivamente, verrà estratta una lettera che determinerà l’avvio della prova orale.
Successivamente, sarà possibile consultare il PDF della prova svolta attraverso la Piattaforma concorsi e procedure selettive.
Per quanto riguarda la convocazione per la prova orale (e/o pratica), questa dovrà essere inviata almeno quindici giorni prima rispetto alla data della prova stessa. L’obiettivo è concludere l’intera procedura entro quattro mesi, massimo entro luglio, per consentire ai vincitori di partecipare alle assunzioni già dall’anno scolastico 2024/25 e di adempiere al piano di assunzioni del PNRR. Questo è fondamentale per evitare un possibile slittamento del secondo concorso della fase straordinaria del PNRR.
Per garantire il rispetto dei tempi previsti, il Ministero ha proposto degli incentivi legati alla conclusione della procedura entro i limiti indicati.
L’importanza di questa operazione va oltre l’assegnazione dei posti, in quanto è strettamente collegata all’obiettivo di anticipare le assunzioni per le annualità successive, superando il limite numerico di 20.000 assunzioni entro dicembre 2024, come previsto nella bozza del decreto PNRR.
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