Scuola

Docenti supplenti di sostegno: conferma anche senza specializzazione ma con servizio da Gps e Gae

La decisione del ministro Giuseppe Valditara di permettere agli insegnanti di sostegno precari di essere assunti anche in base al gradimento dei genitori degli alunni, al fine di garantire maggiore continuità didattica, sta sollevando polemiche e critiche.

Il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, ha definito questa decisione incostituzionale, sottolineando che il docente di sostegno non è semplicemente un accompagnatore, ma un insegnante assegnato a una classe in cui gli alunni con disabilità sono parte integrante. Pacifico ha sottolineato che questa norma metterebbe a rischio il principio del merito e della ragionevolezza, violando i principi costituzionali.

Anief ha annunciato la propria opposizione a questa decisione e ha dichiarato la propria disponibilità alla mobilitazione sindacale. Secondo il sindacato, la decisione di dare maggior peso al parere delle famiglie potrebbe declassare circa 120 mila insegnanti di sostegno, trasformandoli in una sorta di “badanti usa e getta”. Pacifico ha evidenziato che la soluzione per garantire la continuità didattica sarebbe quella di convertire tutti i posti in deroga in organico di diritto, assumendo in ruolo tutti i docenti specializzati in Italia e all’estero.

Il sindacato ha ribadito la necessità di stabilizzare i docenti specializzati e ha criticato il fatto che la maggior parte dei precari non siano nemmeno specializzati. Secondo l’Anief, la politica dovrebbe concentrarsi sull’assunzione del personale specializzato anziché tenere i docenti precari.

Anief ha sottolineato l’aumento delle supplenze per sostegno e la necessità di trovare soluzioni concrete per garantire una maggiore stabilità al personale specializzato nell’insegnamento di sostegno.

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