Scuola

Le famiglie potranno chiedere conferma dei docenti di sostegno: punteggio aggiuntivo per continuità didattica

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito è attivamente coinvolto nel garantire un sostegno qualificato e stabile nel tempo per gli studenti con disabilità. Come parte di questo impegno, il Ministero sta lavorando su diverse misure volte a migliorare la situazione, come riportato in una bozza del nuovo decreto Semplificazioni, attualmente in dirittura d’arrivo al Consiglio dei Ministri.

Le supplenze coinvolte

Una delle misure principali riguarda la conferma dei supplenti annuali per favorire la continuità della relazione educativa tra gli studenti con disabilità e i loro insegnanti. Secondo quanto previsto dall’articolo 22 della bozza del provvedimento, su richiesta delle famiglie, i precari, anche senza specializzazione, potranno essere confermati nelle supplenze fino al 30 giugno di ogni anno. Inoltre, è prevista una corsia preferenziale per la conferma dei docenti in possesso del titolo di specializzazione per il sostegno che hanno svolto una supplenza annuale o fino al 30 giugno.

Il Ministero intende anche introdurre un punteggio aggiuntivo per il personale che assicuri la continuità didattica, garantendo così una priorità nella conferma dei supplenti sul medesimo posto di sostegno assegnato nell’anno scolastico precedente.

Da quando saranno operative le misure

Tuttavia, va sottolineato che queste misure non saranno immediatamente operative e confluiranno nel nuovo Regolamento sulle supplenze che il Ministero si appresta a modificare.

L’obiettivo principale del Ministero è garantire un ciclo completo di sostegno, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di secondo grado, per ogni studente con disabilità. La sottosegretaria all’Istruzione e del Merito, Paola Frassinetti, ha ribadito l’importanza di rispondere alle esigenze crescenti di questa fascia di studenti, che nell’anno scolastico 2022-2023 ammontavano a 337.711.

I posti in deroga

Il Ministero si impegna quindi a trovare soluzioni che assicurino la continuità didattica anche per i posti in deroga, affrontando così una questione delicata che coinvolge un numero significativo di precari ogni anno.

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