Scuola

Docenti ingabbiati: non arrivano buoni segnali per i percorsi da 30 CFU per docenti già abilitati, Uni Bologna dice ‘no’

Non arrivano buoni segnali per quel che riguarda i percorsi abilitanti da 30 CFU per docenti già in possesso di abilitazione per altro grado o classe di concorso o specializzazione sostegno. Sono i cosiddetti docenti ingabbiati, che attendono questi percorsi per cogliere al volo la possibilità di poter insegnare in altro grado rispetto ad esempio alla primaria dal momento che hanno il titolo per la secondaria (laurea con i CFU richiesti dalla normativa). Sono docenti che però non hanno ancora l’abilitazione.

Le agevolazioni del ministero

Nonostante le varie agevolazioni previste dal ministero (non rientrano nella soglia di sostenibilità individuata dal Ministero, non prevedono tirocinio e la didattica può essere erogata in modalità sincrona online) come detto non arrivano buoni segnali.

Questo nonostante nei decreti di accreditamento caricati in piattaforma lo scorso 7 febbraio 2024 utili ad autorizzare le classi di concorso dei percorsi di abilitazione, il Ministero confermava

È comunque autorizzato l’avvio dei percorsi di formazione di cui all’ art. 13 del D.P.C.M., secondo le modalità di erogazione di cui all’art. 2-ter, comma 4, secondo periodo, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59.

“Non ci sono le condizioni” per l’Università di Bologna

Per l’Università di Bologna però al momento non ci sono le condizioni per avviare questi percorsi, almeno per l’a.a. 2023/24

Lo conferma in una nota:

Per l’a.a. 2023/2024, l’Università di Bologna NON attiverà, per ragioni di sostenibilità, i Percorsi 30 CFU ai sensi dell’art. 13 del DPCM 4 agosto 2023 riservati a coloro che sono già in possesso di abilitazione su una classe di concorso o su un altro grado di istruzione, nonché coloro che sono in possesso della specializzazione sul sostegno.

Appena ci saranno le condizioni per poterlo fare, l’Università si attiverà per ampliare la propria offerta formativa in modo tale da includere tra i destinatari anche questa platea di interessati.”

E le altre facoltà?

C’è da capire adesso come si comporteranno e regoleranno le altre Università, e se questa scelta dell’Università di Bologna sarà imitata da altre facoltà, rendendo così difficile per i docenti ingabbiati iscriversi.

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