Nuova significativa sentenza inerente il mondo dei docenti e in particolare la questione della ricostruzione di carriera. La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Marsala e sancisce che è necessario considerare completamente il servizio svolto prima dell’assunzione a tempo indeterminato per la determinazione del livello salariale.

La tutela dei precari

Una decisione a tutela dei dipendenti della scuola precari, dal momento che nonostante il possesso di un contratto a tempo determinato hanno diritto a un trattamento equiparabile a quello dei colleghi a tempo indeterminato. In questo modo, vedranno riconosciuto integralmente il periodo di servizio pre-ruolo per la progressione di carriera e l’adeguamento stipendiale.

In base alla sentenza, viene sancito il diritto dei ricorrenti di ottenere alla ricostruzione di carriera comprendente l’intero servizio prestato in precedenza. Non solo: diventa un diritto anche il rimborso delle differenze retributive dovute in seguito a questa sentenza.

Prescrizione di cinque anni

Questo comporta che il Ministero deve adeguarsi a questo nuovo provvedimento mediante la liquidazione delle somme spettanti, insieme agli interessi maturati. La prescrizione è indicata in cinque anni.

La sentenza si riferisce al caso di un ricorrente che contestava il decreto di ricostruzione di carriera. La docente sosteneva che i suoi 9 anni di servizio pre-ruolo dovessero essere completamente equiparati al servizio successivo a tempo indeterminato. Cosa che attualmente non è prevista dalla normativa vigente. Il Tribunale le ha dato ragione, riconoscendo che l’articolo 485 del D.Lgs. n. 297/1994, se applicato, avrebbe comportato una discriminazione ingiustificata nei confronti del ricorrente.

La sentenza del tribunale

Si tratta dell’ennesima decisione con la quale un giudice compensa le iniquità ancora persistenti tra personale di ruolo e personale precario della scuola. Nello specifico la sentenza del Tribunale di Marsala, sancisce con l’equiparazione del diritto alla ricostruzione di carriera, la necessità di assicurare pari diritti nel trattamento dei lavoratori mediante il principio di uguaglianza.

Questo significa che tutti i periodi di servizio, a prescindere dal tipo di contratto in essere, devono essere valutati allo stesso modo ai fini della progressione di carriera e del posizionamento stipendiale.

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