Scuola

Doppio canale di reclutamento scuola: cresce l’ottimismo per la prossima attivazione

Si torna a parlare di doppio canale di reclutamento docenti, proprio alla viglia di un appuntamento importante come il primo concorso scuola 2024 che però per sindacati e una parte della politica non è sufficiente a risolvere il problema del precariato. Lo sottolinea a Orizzonte Scuola, Mario Pittoni, responsabile Istruzione della Lega. Pittoni ha parlato non solo di doppio canale di reclutamento ma anche di concorsi per l’insegnamento e percorsi abilitanti. Ma è chiaro come il tema del “doppio canale” di reclutamento resti uno dei più attuali.

Il ripristino del doppio canale

I prossimi concorsi prevedono 70.000 assunzioni, cifra che basta a malapena a compensare i pensionamenti su base triennale. E così non si risolverà il problema del precariato storico. Motivo che spinge a insistere sul fronte del “doppio canale”. Pittoni rimane ottimista sulla possibilità di attivarlo, anche se il dialogo non è sempre facile.

C’è poi la questione dei percorsi abilitanti, ancora in stand by. Se è vero che il primo concorso scuola in programma può partire indipendentemente dall’avvio e della conclusione dei percorsi, così non sarà per il secondo concorso scuola in programma, quello programmato per l’autunno e slittato proprio per consentire di concludere senza troppa fretta i percorsi abilitanti: “Oggi l’Italia ha un numero assolutamente troppo limitato di abilitati e di specializzati sul sostegno. Bisognava trovare i meccanismi più agili per cui ho chiesto come primo punto superamento del numero chiuso, perché se abbiamo difficoltà in qualche territorio dove c’è un numero eccessivo di iscritti si può tranquillamente utilizzare lo scaglionamento che abbiamo già sperimentato nel 2013. Si deve dare a tutti la possibilità di accedere a tutti i corsi, La selezione sarà poi in corso d’opera. Se uno si impegna, se fa le cose come si deve, arriva l’abilitazione, se no si ferma ed eventualmente si riprova in un’occasione successiva. Altro punto importante è l’avvio di tutti i percorsi in contemporanea. Non c’è motivo di far partire prima un corso e poi un altro perché si scatenerebbe l’ennesima guerra tra poveri”.

L’avvio dei percorsi abilitanti

Non manca comunque ormai molto alla conclusione dell’iter burocratico dei percorsi: “Nei prossimi giorni ci sarà un incontro tra MIM e MUR”. “Occorre puntare sull’estensione delle lezioni online fin dove non intacca la qualità delle lezioni per contenere le spese e agevolare l’accesso di chi non risiede al rinforzo delle strutture universitarie”

Ricordiamo che i percorsi sono a pagamento: è stato impostato un tetto massimo e di più non si è potuto fare, essendo molto difficile renderli completamente gratuiti.

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