Scuola

Programma concorso docenti 2024: cosa studiare per la prova scritta di febbraio

Come prepararsi al meglio per la prova scritta del concorso scuola 2024, la cui procedura di presentazione delle domande è conclusa e per il quale si aspetta solo di conoscere le date? Il tempo stringe perchè se non ci saranno cambi di programma, il ministero potrebbe addirittura decidere di fissare la prova scritta nel mese di febbraio.

La scadenza del 26 gennaio

La prossima scadenza è rappresentata dal 26 gennaio, data entro la quale i docenti presenteranno la candidatura per le commissioni.

La prova scritta si svolgerà nella sede abbinata al candidato dal competente USR. La certezza è che sarà computer based e che ogni candidato svolgerà una sola prova scritta per tutte le classi di concorso e tipologie di posto per cui partecipa.

I 50 quesiti proposti saranno a risposta multipla, quattro risposte in tutto di cui una sola corretta. L’ordine dei 50 quesiti è somministrato a ciascun candidato in modalità casuale. I quesiti non saranno resi noti prima della prova, della durata di 100 minuti.

L’ingresso in graduatoria

Per prepararsi bisogna fare riferimento ai programmi dell’allegato A al DM n. 206 del 26 ottobre 2023 e allegato A al dm n. 205 del 26 ottobre 2023 rispettivamente per infanzia primaria e secondaria.

La prova contribuirà già a dare punteggio ai fini dell’ingresso in graduatoria. Considerato che non è un concorso abilitante e che entrano in graduatoria solo i candidati che si collocano nel numero dei vincitori, la prova diventa già importantissima.

I 50 quesiti saranno di Ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico:
10 quesiti di ambito pedagogico
15 quesiti di ambito psicopedagogico (inclusione inclusa)
15 quesiti di ambito metodologico didattico (valutazione inclusa)
Lingua inglese: 5 quesiti a risposta multipla, livello B2.

Le competenze digitali

Competenze digitali: 5 quesiti sull’uso didattico delle tecnologie e dispositivi elettronici multimediali. Non ci saranno domande sulla disciplina, al contrario di quanto avvenuto nel recente concorso ordinario 2020.

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