Economia & Fisco

Pagamento supplenze brevi: le soluzioni del ministero per risolvere in maniera definitiva

Anche il M5S si schiera dalla parte dei docenti precari in attesa dei pagamenti degli stipendi arretrati relativi al periodo settembre-dicembre. Una situazione che forse sta per sbloccarsi definitivamente ma che si porta dietro ancora gli strascichi di una incapacità di risolvere una lungaggine burocratica ormai inaccettabile: “Ci sono migliaia di docenti precari per i quali le feste si sono concluse senza aver percepito lo stipendio, addirittura da settembre. È una situazione assurda, che rappresenta un unicum in Europa, per la quale pretendiamo una soluzione rapida a garanzia di questi lavoratori e delle loro famiglie”.

I mesi senza stipendio

Così il capogruppo M5S in commissione Istruzione alla Camera, Antonio Caso.

“Vigileremo attentamente – prosegue – affinché già nella prossima settimana il ministero dell’Istruzione adempia al proprio impegno garantendo la legittima retribuzione a questi docenti, che hanno dovuto far fronte con difficoltà enormi a questi mesi senza stipendio”.

“Ma soprattutto ci aspettiamo una soluzione strutturale affinché situazioni come queste non debbano ripetersi mai più in futuro“, conclude il pentastellato.

L’emissione speciale

Per risolvere la situazione, il Ministero tramite il Capo Dipartimento per le Risorse umane, finanziare e strumentali del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Jacopo Greco, ha provveduto a ratificare l’emissione speciale per i precari per l’11 gennaio.

“È dal 2013 che ogni anno vengono pagati in ritardo, fra gennaio e marzo, gli stipendi dei docenti precari titolari di supplenze brevi”, ha affermato Greco, illustrando come questi ritardi, che si accumulano per il periodo lavorativo settembre-dicembre, siano frutto di specifici problemi burocratici che coinvolgono più ministeri e diverse istituzioni.

Ora si aspetta un’assegnazione straordinaria per l’11 gennaio, per effettuare i 15mila pagamenti rimanenti e le mensilità di dicembre ancora non retribuite, ma soprattutto una serie di provvedimenti che possano sbloccare in maniera definitiva questo tipo di situazioni.

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