Economia & Fisco

Supplenze brevi non pagate: Ministero invita istituti ad autorizzare entro il 10 gennaio i ratei arretrati per fare i pagamenti il 19

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha adottato misure urgenti per superare i ritardi nei pagamenti delle supplenze di durata “breve e saltuaria”. In un comunicato diramato alle scuole, si richiede l’autorizzazione entro le ore 16 del 10 gennaio per i ratei contrattuali arretrati degli stipendi, al fine di facilitarne l’inserimento nell’ordine già programmato per l’11 gennaio. Ciò consentirà di procedere al pagamento delle stesse somme il 19 gennaio, mitigando così l’impasse finanziario che coinvolge il personale educativo.

L’emissione speciale

La comunicazione ministeriale si aggiunge a quella del capo dipartimento del Ministero, Jacopo Greco, il quale ha annunciato una soluzione straordinaria in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e l’Agenzia Nazionale per il Controllo e la Qualità del Sistema Universitario e della Ricerca (NOIPA). L’emissione speciale è programmata per il 11 gennaio 2024, con data di esigibilità fissata per il 18/19 gennaio 2024, garantendo così un’accelerazione nei tempi di erogazione dei fondi.

I tempi di pagamento

Il sindacato Anief, che da tempo evidenzia questa problematica, ribadisce la necessità di rispettare i tempi di pagamento, sottolineando che la tolleranza per gli stipendi non versati da mesi è ormai esaurita. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, evidenzia il collegamento diretto tra i ritardi e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, esortando il MEF a creare le condizioni necessarie per liquidare le somme spettanti ai precari della scuola. Si evidenzia il disagio di docenti e personale ATA, spesso fuori sede, costretti a fronteggiare notevoli spese di viaggio e alloggio.

Le richieste di rimborso

Il sindacalista autonomo insiste sulla necessità che il MEF non procrastini ulteriormente i pagamenti, sottolineando che, in caso di mancato rispetto dei tempi, il contenzioso proseguirà con richieste di rimborso, interessi di mora e la convinzione di ottenere giustizia nelle aule di tribunale, considerando la prevalenza del diritto europeo su quello nazionale.

Gli interessi maturati

Il sindacato Anief è pronto a intraprendere azioni legali nel caso in cui la prossima data indicata dal Ministero per l’accreditamento delle risorse non venga rispettata, con l’obiettivo di recuperare anche gli interessi maturati durante il periodo di attesa. Nel frattempo, rimane in sospeso la questione del salario accessorio, come la Rpd per i docenti e la Cia per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, con il sindacato Anief che monitora attentamente lo sviluppo della situazione, sperando che le recenti aperture del Ministero si traducano in risultati tangibili per il personale precario della scuola.

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