Economia & Fisco

Arriva il bonus stipendio per i docenti che rinunciano a trasferirsi: come avere fino a 1823 euro in più in busta paga a febbraio 2024

Stipendi più alti da gennaio 2024 per chi è disposto a non trasferirsi. Lo scopo del ministero è usare questi incentivi per valorizzare la scelta di quei docenti che scelgono di non trasferirsi nonostante si trovino in aree disagiate del paese. L’obiettivo è assicurare il più possibile la continuità didattica agli studenti.

30 milioni di euro da ripartire

Il budget disponibile per premiare questo tipo di scelta sarà di 30 milioni di euro, in arrivo sui conti delle istituzioni scolastiche interessate entro il mese di gennaio. Verranno ripartiti tra circa 20mila insegnanti, che beneficeranno del bonus con la busta paga di febbraio.

Secondo il ministero dell’Istruzione e del Merito, tramite il decreto n. 258/2022, questi bonus andranno a favore di due principali categorie di personale: i docenti che garantiscono la continuità didattica e quelli che operano in scuole caratterizzate da particolari sfide sociali, economiche e culturali.

In 6mila prenderanno 1823 euro

Per loro bonus sullo stipendio che andrà tra 868 e 954 euro. In particolare. Sono solo 6mila secondo i dati del ministero gli insegnanti che soddisfano entrambi i criteri riceveranno un incentivo di 1823 euro.

I bonus saranno erogati in base agli anni di servizio invariato del docente nella stessa istituzione e la residenza in una provincia diversa da quella di titolarità. La gran parte degli incentivi, quasi il 70% delle risorse, andrà a favore di quei docenti che negli ultimi cinque anni non hanno richiesto trasferimenti o assegnazioni provvisorie. Il restante bonus sarà riservato a chi da cinque anni insegna in aree scolastiche difficili e non residenti nella provincia di insegnamento.

Anche il piano Agenda Sud

Ci sarà poi il piano “Agenda Sud”, rilancio per le scuole più problematiche del Mezzogiorno, promosso dal Ministero, che può contare su altri 6 milioni di euro per incentivare la continuità di servizio dei docenti nelle scuole coinvolte.

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