Ora che i bandi per i Concorsi scuola 2023 sono stati pubblicati i bandi sia per infanzia primaria che secondaria primo e secondo grado, ci si chiede per quali regioni e classi di concorso si può partecipare. Può capitare che nella tabella la classe di concorso di proprio interesse non sia presente nell’elenco. Questo vuol dire che è a zero posti.

Classi con zero posti

In questo caso, vuol dire che la procedura non è stata bandita. La conseguenza è che non si può richiederla nella presentazione della domanda. In molti pensano che al momento ci sono zero posti ma che questi potranno formarsi nel periodo di validità della graduatoria. Non è così. Non si verificherà infatti il caso di un concorso senza posti come avvenuto nel 1999/2000.

In vista del prossimo concorso scuola 2023, nella domanda sarà possibile scegliere solo la regione in cui per la propria classe di concorso ci siano dei posti, quindi almeno uno.

Le prove in programma

A breve arriverà una integrazione di posti, ma avrà validità unicamente per classi di concorso /posti già presenti nella tabella presentata ai sindacati. Quindi non verranno fuori classi di concorso che non saranno state bandite. Il Ministero ha chiesto al MEF un’integrazione dei posti.

Quindi le prove si svolgeranno solo per le regioni e le classi di concorso con posti.

Al momento, chi prova a compilare la domanda può selezionare solo regioni con posti nella classe di concorso di interesse. Inoltre, sommando i posti a bando, il totale sarà il numero dei posti indicato nel bando. Sono i posti che potranno essere assegnati nel periodo di validità delle graduatorie.

Le selezioni disponibili

Si può scegliere solo una regione e un massimo di quattro procedure per infanzia e primaria (infanzia, primaria, sostegno infanzia, sostegno primaria). Si possono scegliere un massimo di quattro procedure per il concorso secondaria (1 classe di concorso per la secondaria di I grado, una classe di concorso per la secondaria di II grado, sostegno I grado, sostegno II grado. Il concorso per i posti di sostegno è riservato a chi è in possesso della relativa specializzazione.

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