Graduatorie, Gps e supplenze

Aggiornamento triennale graduatorie Gps: si lavora alla modifica del regolamento, ma i tempi sono stretti

E’ in piano svolgimento la discussione su come dovrà essere regolamentato il prossimo aggiornamento delle Gps. E’ intenzione del ministero apportare tutto una serie di modifiche al regolamento, ma il problema sono le tempistiche: l’aggiornamento è previsto per la prossima primavera ma se non si dovesse fare in tempo con l’approvazione del nuovo regolamento, il nuovo aggiornamento /riapertura delle GPS sarà disciplinato da una proroga dell’Ordinanza del 2022. Cosa che il ministero vorrebbe evita con tutti i limiti che essa ha mostrato per alcuni argomenti.

La durata triennale delle graduatorie

Alla fine la sensazione è quella di un film già visto, considerato che è un processo simile a quello già avvenuto lo scorso anno, quando poi alla fine non i tempi non erano stati compatibili con l’approvazione del nuovo regolamento. La soluzione fu quella di adottare una nuova Ordinanza utilizzata poi per regolamentare le GPS e l’attribuzione delle supplenze da GaE e GPS per gli anni scolastici 2022/23 e 2023/24.

Nel regolamento, uno dei punti più controversi riguarda la volontà di modificare la durata biennale degli stessi e dunque prorogare di un anno, portandoli a tre, gli anni di validità prima di far scattare l’aggiornamento successivo.

Le altre modifiche

Altri punti sono:

l’eliminazione della seconda fascia infanzia e primaria che, introdotta nel 2020 dall’allora Ministro Azzolina, permette l’inserimento dei laureandi di Scienze della formazione primaria
l’iscrizione nella seconda fascia delle GPS sostegno solo se i tre anni di servizio sono raggiunti entro l’anno scolastico precedente a quello di presentazione dell’istanza per l’inclusione nelle GPS

Se di decidesse per la proroga dell’Ordinanza si dovrebbe accettare nuovamente il funzionamento dell’algoritmo come sancito al momento, e a qualunque altra modifica si dovrebbe rinunciare o comunque bisognerebbe rimandare ancora. La buona notizia è che il ministero sta provando a fare il punto della situazione per tempo, in modo da non arrivare con l’acqua alla gola a ridosso del prossimo aggiornamento, provando ad avere le idee chiare sin da subito.

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