Scuola

Concorso ordinario infanzia e primaria 2023: si accede con abilitazione su posto comune con diploma magistrale o con laurea in Scienze della Formazione Primaria

A breve verrà pubblicato il bando di concorso straordinario ter 2023, non appena da Bruxelles arriverà il via libero definitivo alla luce degli ultimi controlli da effettuare per accertare che tutti gli elementi siano in regola con le direttive comunitarie. Nel frattempo, i docenti interessati si chiedono se il ministero ha in programma, adesso che è stato pubblicato il decreto definitivo per l’avvio dei percorsi abilitanti docenti, di indire una procedura concorsuale per la scuola dell’infanzia e primaria.

Accesso con i requisiti standard

La data non c’è ancora, naturalmente, ma i sindacati hanno già avuto ampie rassicurazioni da parte del ministero che l’intenzione è quanto prima di indire un concorso ordinario specifico per infanzia e primaria e per i posti di sostegno.

Quali saranno i requisiti di partecipazione a un concorso di questo tipo, che in ogni caso difficilmente vedrà la luce prima del 2024? In attesa del bando, unico elemento che potrà fugare ogni dubbio e chiarire in maniera ufficiale le caratteristiche del concorso, si può pensare che i requisiti di accesso prevedano che i candidati insegnanti potranno accedere con i requisiti standard: l’abilitazione ottenuta sul posto comune con il diploma magistrale conseguito ante 2001-2002 oppure la laurea in Scienze della Formazione Primaria (SFP).

I requisiti per il sostegno

Come detto, il concorso prevederà anche una sezione dedicata al sostegno: in questo caso, come avviene per tutti i concorsi e come avverrà anche per il prossimo concorso straordinario ter, è richiesta la specializzazione sostegno per il relativo grado di scuola. Come detto non ci sono ancora certezze sulla data, e sicuramente prima dovrà essere bandito il concorso straordinario ter che potrebbe vedere la luce già in questo inizio di ottobre. Alcune indicazioni parlavano di una possibile uscita entro la fine del 2023, ma è molto più probabile che si rimandi tutto alla primavera 2024.

Le regioni coinvolte

Altro elemento da tenere in considerazione, il fatto che probabilmente non tutte le regioni potrebbe essere coinvolte in questo concorso. Probabile invece che il ministero si voglia concentrare sulle regioni che presentano graduatorie di merito esaurite o vicine all’esaurimento.

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