Ata

Organico aggiuntivo Ata 2023: sono considerate brevi e saltuarie, si può lasciare per una al 30 giugno

Entro fine mese verrà immesso in ruolo il nuovo organico aggiuntivo Ata, ex organico Covid, reso possibile dal nuovo stanziamento di fondi che coprirà le supplenze fino alla fine dell’anno solare, con la possibilità concreta, però, di ulteriori proroghe almeno fino alla fine dell’anno scolastico. Viene così integrato in maniera consistente il personale scolastico ata strutturalmente deficitario nelle scuole italiane che proprio grazie all’organico covid ha beneficiato di un po’ di ossigeno nel biennio della pandemia. Ma con la fine dello stato di emergenza, i contratti non sono stati più rinnovati a dispetto della carenza rimasta strutturale da parte delle scuole italiane.

La possibilità di lasciare

Ora nuove opportunità per quanti sono in graduatoria di istituto, in particolar modo per chi è in terza fascia, di beneficiare di una convocazione e soprattutto nuove opportunità per i dirigenti scolastici di beneficiare di nuovo personale. In questo senso proprio in questi giorni, chi ne ha necessità deve darne comunicazione al ministero.

L’organico aggiuntivo ata rientra in quella tipologia di supplenze per le quali è possibile lasciare per una al termine delle attività didattica o annuale per lo stesso o per altro profilo professionale.

I fondi disponibili

Questo perchè al momento la supplenza dell’organico aggiuntivo è sicura solo fino alla fine del 2023. Quindi un collaboratore scolastico assunto, ad esempio, al 31 dicembre, ha diritto a lasciare la supplenza e accettare una proposta per assistente amministrativo al 30 giugno 2024, senza incorrere in sanzioni.

Per la natura della scadenza contrattuale attuale, rientrano nelle supplenze che si possono abbandonare anche le assunzioni aggiuntive ATA previste dal decreto PA bis e dal Piano Agenda Sud, 62 milioni di euro in totale per contratti al 31 dicembre da graduatorie di istituto.
Infatti questo genere di supplenze vanno considerate brevi e saltuarie. Quindi un supplente PNRR o per Agenda Sud può lasciare la supplenza e svolgerne una al 30 giugno.

Le sanzioni

Niente possibilità invece per chi ha già firmato la presa di servizio per contratto al 30 giugno o 31 agosto e poi riceve convocazione per altro profilo. Via libera invece se ciò avviene prima della presa di servizio.

Le sanzioni da graduatorie di circolo e di istituto prevedono che la rinuncia ad una proposta contrattuale, o alla sua proroga o conferma, non comporta alcun effetto. Invece l’abbandono della supplenza comporta la perdita della possibilità di conseguire qualsiasi tipo di supplenza per l’anno scolastico in corso.

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