I nuovi docenti che verranno immessi in cattedra nei prossimi anni risponderanno al profilo individuato dalla riforma del reclutamento scolastico, che punta a migliorare il livello qualitativo e professionale dell’intera categoria. Ad innescare questo processo di rinnovamento contribuisce il contenuto del DPCM 60 CFU recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che sancisce l’avvio dei percorsi di abilitazione docenti grazie ai quali potranno essere avviati i nuovi concorsi ordinari.

I requisiti dei docenti

Il ministero punta a formare docenti con un profilo professionale caratterizzato da competenze altamente specializzate in relazione alle discipline di insegnamento. Il tutto non potrà prescindere però dalla capacità di gestione consapevole della complessità delle relazioni interpersonali. Ultimo elemento, ma non meno importante, una certa padronanza delle tecniche strumentali e digitali relative all’azione formativa e ai processi inclusivi.

Dunque il docente dovrà essere estremamente preparato sulle materie che dovrà insegnare, essere in grado di stabilire relazioni interpersonali con gli alunni finalizzate a ottenere il massimo dalle potenzialità di ciascuno, ed essere aggiornato sulle tecniche digitali con capacità di utilizzo delle strumentazioni più moderne, informatiche e non solo.

La polemica sui costi

Il nuovo percorso di abilitazione all’insegnamento è delineato dal dpcm di recente pubblicazione, che ha portato con se anche qualche critica in merito ai costi dei percorsi stessi, ritenuti eccessivi e discriminanti nei confronti di chi non ha disponibilità economiche sufficienti per accedervi.

Il fatto che il ministero sia intervenuto per calmierare questi prezzi, con tetti massimi di 2500€ e di 2000€ a seconda delle casistiche, non è stato sufficiente per rendere agli occhi dei sindacati questo meccanismo equo e in linea con la funzione sociale del docente, che dovrebbe avere accesso alla professione al di là delle proprie capacità economiche iniziali. Il rischio è di lasciare fuori candidati motivati e capaci scoraggiati dall’impossibilità di poter affrontare i costi di un corso così impegnativi.

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