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Obbligo certificazione informatica Ata: anche per i collaboratori scolastici?

Si complica l’accesso alle graduatorie Ata di terza fascia, considerato che dal prossimo anno sarà necessario un requisito aggiuntivo per veder accettata la propria candidatura negli elenchi dai quali si viene poi convocati per firmare un contratto. Dal prossimo anno sarà infatti necessario anche essere in possesso di certificazione informatica tra i titoli di accesso alle graduatorie ATA di terza fascia.

In attesa della firma del contratto

E’ una delle novità introdotte dal CCNL 2019-21, ancora da ufficializzare, ma già presentato come ipotesi all’Aran a inizio estate. Per avere l’ufficialità dell’entrata in vigore delle norme, bisognerà attendere la firma definitiva del Contratto. Ma si può già parlare di novità definitiva.

Chi vorrà quindi entrare a far parte della procedura di aggiornamento delle graduatorie ATA di terza fascia prevista per il prossimo anno, dovrà dimostrare di essere anche in possesso della certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale, in aggiunta ai requisiti già in vigore.

Le due categorie individuate

La normativa in realtà è leggermente più articolata, perchè prevede requisiti differenti a seconda che si faccia parte delle due categorie di personale individuate: coloro che non hanno mai lavorato e coloro che hanno almeno un giorno di servizio alle spalle.

Chi non ha mai svolto nemmeno un giorno di lavoro in questo ambito dovrà essere in possesso della certificazione per rimanere in graduatoria entro la data di scadenza del prossimo bando di terza fascia. Chi invece può vantare anche solo un giorno di servizio in curriculum, avrà un anno di tempo dalla sottoscrizione definitiva del CCNL per rimanere in graduatoria e non decadere.

Chi è esentato dal requisito

Come detto il tutto in attesa che il contratto diventi ufficiale, cosa che dovrebbe accadere prima della fine del 2023.

Gli aspiranti presenti in graduatoria con servizio avranno un anno di tempo per mettersi in regola con il titolo informatico, purchè abbiano un servizio valido in quanto prestato per un preciso profilo. Questo almeno stando alle anticipazioni in attesa del contratto nazionale definitivo. La certificazione sarà richiesta a tutti profili tranne al collaboratore scolastico.

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