Graduatorie, Gps e supplenze

Errori algoritmo Gps 2023: ecco perchè si viene scavalcati da colleghi posizionati peggio in graduatoria

Proseguono le assegnazioni delle nomine mediante l’algoritmo e nonostante il caos già in alcune province è ancora presto per fare un primo bilancio di questa nuova procedura di informatizzazione nomine supplenze che nelle intenzioni del ministero dovrebbe essere la più veloce e affidabile di sempre.

Errori dell’algoritmo?

Ci sono già però alcuni docenti scontenti, che hanno ravvisato la mancata nomina nei loro confronti e la ritengono ingiusta. Iniziano quindi le rimostranze nei confronti degli uffici scolastici. In molti casi, i docenti sostengono di essere stati superati in fase di nomina da docenti in posizione inferiore e/o con punteggio notevolmente più basso. Ci sono poi docenti che sostengono di non aver ricevuto nomina o di aver ricevuto una nomina diversa da quella cui avrebbe avuto diritto.

Le casistiche

Una casistica che si ripete nel corso degli anni, e la risposta degli uffici scolastici non cambia, parendo dal presupposto che non ci sono errori ma solo percezioni sbagliate dei regolamenti da parte dei candidati o scelte sbagliate in fase di selezione delle sedi che hanno inciso negativamente sul risultato finale. Uno dei motivi per cui spesso i candidati ritengono di essere stati scavalcati ingiustamente da colleghi posizionati peggio in graduatoria è da ricercare nel non tenere in conto che alcuni candidati in posizione inferiore beneficiano di una precedenza per legge 104.

Ci sono poi i candidati cosiddetti “riservisti”, beneficiari della Legge n. 68/1999, cui spetta un posto intero ciascuno, avendo riguardo alla metà dei posti messi a disposizione per le supplenze, e per i quali possono verificarsi diverse ipotesi.

Le posizioni effettive in graduatoria

Altro caso riguarda il candidato riservista che non ha anche diritto di precedenza. In questo caso il candidato entra di diritto nel contingente a prescindere da quale sia la sua posizione effettiva in graduatoria, e riceve in coda a tutti gli altri che lo precedono una sede lasciata libera dal sistema, purché detta sede sia indicata nelle sue preferenze;

Ultima possibilità che spiega eventuali incongruenze riscontrate nell’assegnazione delle nomine è che il candidato riservista è anche assistito da un diritto di precedenza, nel qual caso non solo entra a far parte nel contingente, ma sceglie anche in maniera poziore rispetto agli altri candidati.

SI tratta di situazioni che non possono essere rese note per motivi di privacy dei soggetti interessati, ragion per cui i colleghi ritengono di essere stati vittime di ingiustizie.