Scuola

Riforma reclutamento docenti 2023: nuovi requisiti e regole per i concorsi

La recente riforma del reclutamento degli insegnanti ha introdotto importanti novità nel sistema di selezione e formazione dei docenti. La legge, emanata lo scorso anno, prevede un nuovo percorso per diventare insegnanti, che si compone di quattro passaggi fondamentali.

Il percorso abilitante da 60 Cfu

Il primo è la laurea magistrale, o triennale per ITP. Il secondo è il percorso abilitante da 60 CFU, che consiste in una serie di crediti formativi che devono essere acquisiti attraverso un corso di formazione specifico. Il terzo passaggio prevede la partecipazione a un concorso pubblico, che rappresenta un’importante prova per i candidati, e infine il quarto è l’anno di prova, che viene superato attraverso un esame finale e una valutazione conclusiva.

Il decreto PNRR2 convertito in legge, ha previsto anche nuove regole per l’accesso al ruolo nel personale docente, stabilendo i requisiti per partecipare alla procedura concorsuale. I nuovi requisiti per accedere al concorso per docente di scuola secondaria di primo e secondo grado prevedono una laurea o diploma AFAM di II livello e abilitazione all’insegnamento specifica per la classe di concorso per i posti comuni. Inoltre, per i posti di insegnante tecnico pratico (ITP) è richiesta una laurea, oppure diploma AFAM di I livello. Infine, per i posti di sostegno, è necessaria una specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità.

I 3 anni di servizio

Inoltre, per partecipare ai nuovi concorsi per docenti, è richiesto di avere almeno 3 anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi 5 anni, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso o tipologia di posto, fermo restando il possesso del titolo di studio di accesso per la classe di concorso per la quale si intende concorrere.

Fino al 31 dicembre 2024, c’è una fase transitoria per l’adozione del nuovo regolamento prevista dalla riforma del reclutamento dei docenti, che prevede alcune eccezioni. Infatti, durante questo periodo, per i posti comuni e ITP, possono partecipare ai concorsi anche coloro che abbiano conseguito almeno 30 CFU/CFA del percorso universitario e accademico di formazione iniziale, di cui parte tramite tirocinio diretto, fermo restando il possesso del titolo di studio necessario per la classe di concorso per la quale concorrono.

Nuovi requisiti

Per quanto riguarda le regole dei nuovi concorsi per docenti, essi saranno indetti su base regionale o interregionale e avranno una cadenza annuale. Per accedere al ruolo, sarà necessario superare un concorso nazionale che prevede prove scritte e orali.

In sintesi, la riforma del reclutamento dei docenti prevede un nuovo percorso per diventare insegnanti, che richiede la laurea magistrale o il diploma AFAM di II livello, un percorso abilitante da 60 CFU, un concorso pubblico e un anno di prova. Inoltre, sono stati introdotti nuovi requisiti per partecipare al concorso docenti, come la specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità e tre anni di servizio negli ultimi cinque anni.

La fase transitoria

La fase transitoria fino al 2024 permette a coloro che hanno conseguito almeno 30 CFU/CFA del percorso universitario e accademico di formazione iniziale di partecipare ai concorsi, purché possiedano il titolo di studio necessario per la classe di concorso a cui intendono concorrere.

I nuovi concorsi per insegnanti saranno articolati su base annuale, su base regionale o interregionale. Inoltre, saranno istituiti dei bandi riservati ai laureati in discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) e in lingue straniere, al fine di valorizzare queste aree di competenza.

Lotta al precariato

In conclusione, la riforma del reclutamento dei docenti ha introdotto importanti novità per diventare insegnanti, modificando le modalità di svolgimento del concorso per insegnare e definendo percorsi certi per chi vuole insegnare, agevolando l’inserimento dei giovani e contrastando il precariato. Sarà importante seguire con attenzione l’evoluzione della situazione e le eventuali modifiche future al fine di avere un quadro completo delle nuove regole per il reclutamento dei docenti.