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Concorso dsga 2023 bando: requisito della laurea lascia fuori quasi tutti i facenti funzione

Potrebbe essere una soluzione molto parziale alla questione dei DSGA facenti funzione la decisione di indire il tanto atteso concorso riservato fissato per il 2023 grazie al decreto Milleproroghe approvato dalla Camera. Il requisito della laurea, infatti, rischia di escludere buona parte dei potenziali candidati al concorso. Una buona notizia per quanti la laurea ce l’hanno, e vedranno ridursi notevolmente la schiera dei concorrenti per un posto.

Platea limitata

Emerge infatti che una parte consistente dei potenziali partecipanti al prossimo concorso riservato per Dsga facenti funzione non dispone del titolo di studio richiesto. La statistica dice infatti che buona parte degli assistenti amministrativi ff DSGA dispone unicamente del diploma. Cosa che di fatto li esclude dalla procedura.

Secondo i dati in possesso dei sindacati, infatti, soltanto uno su cinque ha la laurea. Cosa che limita la platea dei beneficiari di questo provvedimento soltanto a 400 su 3000 facenti funzione. Il problema rischia dunque di non essere risolto.

Richiesta la laurea

Il concorso riservato prevede la partecipazione degli assistenti amministrativi facenti funzione DSGA in possesso di specifico titolo di studio valido per l’accesso all’area dei Dsga. Possono partecipare coloro i quali hanno svolto servizio come DSGA facente funzione per almeno tre anni interi scolastici a partire dal 2011/12.

Il bando

Non è ancora stato pubblicato il bando che conterrà indicazioni utili come la finestra temporale durante la quale sarà possibile procedere con la presentazione delle domande. Nel bando saranno contenuti anche i requisiti generali di ammissione alla procedura, il contingente di posti messi a bando per regione, il calendario delle prove.

In ogni caso si sa già che il concorso prevede una prova scritta e valutazione dei titoli.

Concorso ordinario

C’è poi attesa per il bando del concorso ordinario per DSGA. Per il momento si dispone unicamente del regolamento pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso autunno.