Scuola

Organico aggiuntivo docenti e Ata: assunzione precari con 3 anni di supplenze con concorso di titoli e servizi, no del governo

Arriva il secco ‘no’ da parte del Governo agli emendamenti proposti in occasione del Milleproroghe per la proroga dei contratti dell’ex organico Covid, ora Organico aggiuntivo. Le richieste fatte da associazioni di categoria e sindacati sono state rispedite al mittente, e questo comporta di fatto, almeno per il momento, la fine delle speranze per gli oltre 50mila dipendenti indispensabili nel periodo della pandemia “scaricati” secondo il loro punto di vista, con la fine dello stato di emergenza, dal quale però, va detto, l’organico covid era sempre stato dichiarato come slegato.

Le richieste disattese

La richiesta del Comitato Organico Aggiuntivo (ex-covid) del comparto scuola era stata chiara:

“Riteniamo che questo governo debba prevedere subito organico aggiuntivo nelle scuole per garantire il diritto all’ istruzione sancito nella Carta dei diritti dei bambini, uno strumento per combattere povertà, emarginazione e sfruttamento.

Pertanto con la presente, i precari componenti del Comitato Organico Aggiuntivo – del comparto scuola, rivendicano quanto segue:
nuovo organico aggiuntivo e loro inserimento in organico di diritto;
nomina immediata di supplenti temporanei per le assenze del personale titolare ed abbattimento del blocco degli attuali 30 giorni per gli Assistenti Amministrativi e Tecnici e dei 7 giorni per i Collaboratori Scolastici;
assunzione in ruolo dei precari Docenti e ATA che abbiano svolto 3 anni di supplenze nelle scuole, con concorso di titoli e servizi; stessi diritti contrattuali del personale in ruolo in materia di assenze (malattia, permessi retribuiti, ferie) e di retribuzione.

L’emendamento bocciato

L’emendamento Milleproroghe era firma M5S, per la proroga dei contratti dell’organico aggiuntivo docenti e ATA, ex Organico Covid. “Parliamo di 50.000 lavoratori della scuola traditi da questo governo nonostante il contributo fondamentale che hanno fornito al sistema scolastico per superare la pandemia e il ruolo che potrebbero avere per realizzare i progetti del Pnrr nelle scuole”, commentano la capogruppo M5S al Senato Barbara Floridia e il capogruppo M5S in commissione istruzione Luca Pirondini.

Le reazioni dei sindacati

“Si tratta – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – di una decisione in palese contrasto rispetto a quanto stabilito nei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Perché questo personale, docente e Ata, è davvero necessario per portare in porto i tanti progetti finanziati dalla stessa Unione europea: era necessario farlo con il decreto dedicato proprio al Piano nazionale di ripresa e resilienza, come abbiamo proposto come Anief attraverso uno specifico emendamento. Questo non è accaduto, nonostante numerosi parlamentari avessero espresso pubblicamente il loro appoggio a questa modifica necessaria. Noi comunque non ci arrendiamo. E siamo anche convinti – conclude Pacifico – che chi si è opposto al provvedimento dovrà ora fornire più di qualche spiegazione”.

I comitati

A Orizzonte Scuola interviene André Siciliani, uno dei portavoce dei comitati spontanei che si sono formati per tutelare i diritti del personale scolastico: “Facciamo un appello alla politica, vogliamo lavorare, c’è bisogno di noi nelle scuole”.

“Nelle scuole – spiegano in una lettera i docenti e ATA ex Organico Covid– ci sono minori da sorvegliare, pratiche da sbrigare, e alunni da istruire prima di rendere le aule supertecnologiche, c’è bisogno del personale che renda possibile tutto ciò. Al momento, sugli istituti scolastici ,rileviamo invece una forte carenza di personale che ha una ricaduta soprattutto sui soggetti più fragili“.

La scuola grida aiuto. La scuola chiede a gran voce il reintegro dell’organico! Organico formato da 55000 lavoratori che sono scesi in trincea durante la pandemia”.