Scuola

Doppio canale scuola: assunzione docenti precari dalle attuali graduatorie già a settembre 2023

Non ci sono ancora indicazioni precise da parte dell’Europa, ma il ministero ha ben chiaro il programma da seguire per i prossimi mesi e il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara lo spiega in una intervista esclusiva al quotidiano “La Nuova Sardegna”.

70mila assunzioni in tre anni

La stabilizzazione dei precari è la priorità per il ministero, che vuole dare segnali concreti in vista del prossimo anno scolastico. L’obiettivo è introdurre a breve un nuovo sistema di reclutamento finalizzato all’assunzione di 70mila docenti, la gran parte precari. “Questo è un argomento che mi sta veramente a cuore e ci sarà una grande attenzione verso la qualità dell’assistenza e la continuità didattica per i ragazzi in difficoltà, attraverso programmi di formazione specifica”, afferma Valditara.

Il ministero resta ancora in attesa di una risposta da parte dell’Europa al piano di reclutamento inviato a Bruxelles. La Commissione Europea dovrà innanzitutto dare il via libera al rinvio al 2025 dell’entrata in vigore del nuovo sistema di reclutamento a regime (previsto dal PNRR), fissato per il momento al 2024. Una scadenza troppo ravvicinata che renderebbe impossibile rispettare l’obiettivo delle 70mila assunzioni.

Assunzione da Gps

Con un anno in più, invece, sarebbe possibile provvedere con l’assunzione dei docenti precari dalle attuali graduatorie, le Gps, con appositi percorsi formativi e prove.

Ma la volontà è quella di partire subito con una nuova fase transitoria aggiuntiva rispetto a quella messa a punto dal ministro Bianchi, che avrebbe la funzione di assumere a tempo determinato nel 2023/24 e poi a tempo indeterminato dal 2024/25 i docenti che saranno presenti nelle graduatorie provinciali.

I supplenti con tre anni di servizio

Per dare subito una scossa al reclutamento, l’obiettivo è quello di assumere subito circa 20mila nuovi insegnanti già a settembre 2023. Il piano di assunzioni sarebbe riservato ai supplenti con 3 anni di servizio a tempo determinato che dovrebbero poi superare una prova finale che consentirebbe di accedere al contratto a tempo indeterminato.