Scuola

Scorrimento graduatorie supplenze già esistenti: prima quelle con docenti abilitati e specializzati sul sostegno e poi con almeno tre anni di servizio

Cresce l’attesa per conoscere la risposta dell’Europa alle proposte del ministero inerenti la nuova fase di reclutamento da avviare a stretto giro di posta e che dovrà consentire la stabilizzazione del maggior numero di precari possibile già in vista del prossimo anno scolastico.

Record di precari

I numeri relativi all’anno scolastico in corso, qualora ce ne fosse bisogno, impongono un ragionamento urgente sulla direzione che vorrà intraprendere la scuola nel prossimo futuro, in considerazione del fatto che si sono registrati 250mila tra docenti e Ata con contratti a tempo determinato. Un record che tra qualche mese contribuirà a creare un altro boom di precari.

Il nuovo ministero non vuole commettere gli errori del recente passato, quando più di 50mila docenti potevano essere già assunti a settembre scorso. Ma su 90mila posti disponibili per le assunzioni in ruolo più della metà sono rimasti senza insegnante.

Scorrimento delle graduatorie

I sindacati spingono con il ministero per una fase straordinaria che porti allo scorrimento delle graduatorie delle supplenze già esistenti. Si tratta di graduatorie all’interno delle quali sono presenti docenti abilitati e docenti specializzati sul sostegno.

Una fase che dovrebbe precedere quella in cui si passa allo scorrimento delle fasce in cui sono presenti i docenti con almeno tre anni di servizio. Una procedura che dovrebbe consentire, durante l’anno di formazione e prova, di svolgere anche un percorso per acquisire l’abilitazione.

Via alla fase transitoria

“In questi anni – spiega Uil Scuola – abbiamo rilevato come il sistema ordinario delle assunzioni (che prevede l’assunzione per metà dei posti dei docenti vincitori di concorso e per l’altra metà dei docenti presenti nelle graduatorie ad esaurimento) sia stato fallimentare. È necessaria quindi una fase transitoria che ampli le possibilità di assunzione“.

“Dare lavoro stabile e garantire la continuità didattica agli studenti sono i cavalli di battaglia di molte campagne elettorali. Abbiamo calcolato concretamente il costo di questa operazione e l’abbiamo prospettata al MiM: servono 180 milioni di euro – 715 euro a precario – per stabilizzare circa 250.000 persone. E volontà politica di farlo”, conclude il sindacato.