Scuola

Emissione speciale supplenti brevi: via al pagamento dei contratti con i 150 milioni del Dl Aiuti Quater

Grazie all’approvazione del Dl Aiuti Quater, arrivano 150 milioni per la scuola che saranno utili per sbloccare finalmente la questione spinosa del mancato pagamento delle supplenze brevi. Ci sono anche 100 milioni per l’aumento degli stipendi.

Pagamento dei contratti di supplenza breve

La situazione si sblocca grazie all’ok della Camera che consente in questo modo di avviare una serie di misure previste per la scuola. Gennaio inizia dunque con una serie di novità per il mondo dell’istruzione grazie all’aula della Camera che ha approvato il dl Aiuti Quater con 164 sì. I voti contrari sono stati 127, 3 gli astenuti.

Con il provvedimento si concede il via libera alla spesa di 150 milioni di euro per il 2022. Un budget che permette di autorizzare il pagamento dei contratti di supplenza breve del personale scolastico. La copertura di questi costi deriva dai risparmi 2022 sul cosiddetto organico covid (articolo 231-bis, comma 1, lettera b), del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34).

100 milioni per gli aumenti

Lo stanziamento conferma di fatto quanto già sancito dall’Accordo politico sottoscritto il 10 novembre 2022 tra il Ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali del comparto istruzione e ricerca. Grazie all’articolo 14 comma 3 vengono stanziati altri 100 milioni di euro per il solo anno 2022 ad integrazione delle risorse contrattuali per il triennio 2019-2021.

In base a questa decisione si potrà investire le risorse alla componente fissa della retribuzione accessoria del personale docente e ATA. Sono 100 milioni da dividere tra 85,8 milioni di euro sono per il personale docente e 14,2 milioni di euro per il personale ATA.

Il rinnovo normativo del contratto

Nel frattempo prosegue la trattativa per il rinnovo del contratto scuola inerente la parte normativa dell’accordo, lasciata in sospeso per dare precedenza a quella economica sottoscritta sul finire dello scorso anno. Una trattativa da concludere in tempi brevi per passare poi al rinnovo del contratto attuale, in scadenza nel 2024. E che dovrà prevedere ulteriori aumenti economici come promesso dal Governo in sede di trattativa del contratto appena rinnovato dal punto di vista economico.