Scuola

Aumento stipendio docenti 2023: copertura minima dell’indennità di vacanza contrattuale

Non sono sufficienti gli aumenti degli stipendi del personale scolastico ottenuti alla fine dell’anno scorso con il rinnovo di un contratto scuola che era già scaduto da diversi mesi. I sindacati sono già al lavoro affinchè il prossimo rinnovo ossa garantire a docenti e Ata un adeguamento stipendiale in linea con le esigenze del caro vita.

La promessa del Governo

“Il Governo deve tutelare le retribuzioni dei dipendenti dello Stato tra cui il personale del comparto Istruzione e Ricerca, in attesa di finanziare il rinnovo contrattuale per il triennio 2022/2024, dopo quello sottoscritto, in ritardo, per la stagione precedente”: lo dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.

L’accordo trovato in extremis, sulla base di cifre che erano di fatto state rifiutate prima dell’estate quando era stato proposto un contratto ponte, è stato possibile sulla base della promessa del reperimento di ulteriori risorse già a gennaio che possano integrare un aumento di stipendio che ha lasciato l’amaro in bocca al personale scolastico, così come avvenuto poi in occasione del saldo degli arretrati: “Come sindacato – ha detto il sindacalista a Teleborsa – non possiamo che ribadire il nostro invito al Governo a reperire le risorse per allineare l’indennità di vacanza contrattuale, finanziata per il solo 2022: servono tra i 5 e i 7 miliardi rispetto all’unico miliardo stanziato in Legge di Bilancio, pure una tantum”.

Costo della vita in aumento

Il costo ella vita continua a salire, mentre l’adeguamento degli stipendi ha difficoltà a stare al passo: “Mentre registriamo un caro vita generalizzato – ha ricordato Pacifico – diventa inaccettabile ritrovarsi con dei salari sempre meno adeguati al costo della vita: a gennaio avremo 8 euro di aumenti in media nel comparto Scuola, Istruzione e Ricerca e serviranno a stento per coprire gli aumenti di spesa di pane e pasta (che hanno fatto registrare 100 euro di incremento a famiglia nell’ultimo anno)”.

L’anno appena iniziato metterà ulteriormente a dura prova gli stipendi del personale scolastico: “In questo contesto – ha concluso Pacifico – diventa ancora più allarmante la decisione del Governo di non assegnare risorse per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici e nemmeno di coprire l’indennità di vacanza contrattuale prevista dalla legge”.