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Cedolino gennaio 2023 docenti: importo già visibile, questo mese previsti una serie di aumenti

Archiviate definitivamente le feste natalizie, è tempo di pensare alla ripresa delle attività scolastiche che per tutti si completerà lunedì 9 gennaio. Con il ritorno al lavoro, scatta anche il conto alla rovescia per il pagamento dello stipendio di gennaio 2023 per docenti e ATA.

Per il cedolino c’è da attendere

In questo senso la procedura è già ben avviata considerato che l’importo è già visibile nell’area riservata di NoiPA. Nei prossimi giorni si potrà consultare il cedolino, ma questo potrà avvenire solo pochi giorni prima dell’emissione prevista per il 23 per personale con contratto a tempo indeterminato e supplenza al 31 agosto 30 giugno.

L’importo di gennaio sarà fortemente condizionato in positivo sia dall’adeguamento dello stipendio tabellare all’accordo economico per il rinnovo contrattuale sia dalla mancanza a gennaio delle addizionali regionali e comunali.

Conglobamento dell’elemento perequativo

La conferma arriva proprio da NoiPA secondo cui “sono stati adeguati “gli importi tabellari di stipendio con decorrenza 1° gennaio 2019, 1° gennaio 2020 e 1° gennaio 2021, come da Tabelle allegate al CCNL, con riassorbimento dell’indennità di vacanza contrattuale (codice assegno 118) erogata a partire dall’1° aprile 2019”.

Gli importi tabellari di stipendio sono stati adeguati, con decorrenza 1° febbraio 2023 come da Tabelle C allegate al CCNL, per effetto del conglobamento dell’elemento perequativo (codice assegno 122), che, a decorrere dal 1° febbraio 2023, cessa di essere corrisposto come specifica voce retributiva (cfr. art. 3, comma 3, art. 9, comma 3 e art. 12, comma 3).

Con le stesse decorrenze degli adeguamenti stipendiali è stato riassorbito l’assegno personale riassorbibile, codice assegno 520/004, di un importo equivalente all’aumento stipendiale stabilito.

Le competenze fisse

Con riferimento al personale con assegno 520/004 da riassorbire si segnala che, in alcuni casi con presenza di riduzioni economiche che incidono sulle competenze fisse, l’applicazione del CCNL potrebbe aver determinato un arretrato a debito con recupero a partire dalla mensilità di gennaio 2023.”

Le trattenute per addizionali regionali – comunali, saranno nuovamente addebitate a partire da marzo e fino al mese di novembre. Ci sarà poi anche un ulteriore aumento che deriverà, per alcuni dipendenti, dal taglio al cuneo fiscale previsto per il 2023.