Scuola

24 Cfu insegnamento Miur: chi non è una matricola non riuscirà a prenderne 60 come prevede la riforma

Non appena verranno ufficializzati i decreti attuativi inerenti la nuova riforma del reclutamento e formazione iniziale docenti, verrà meno il requisito dei 24 CFU. Al loro posto, inizierà ufficialmente l’era dei 60 crediti da acquisire mediante master universitario a pagamento e a numero chiuso.

I crediti richiesti diventeranno 60

La fase transitoria prevede che i 24 cfu acquisiti entro fine ottobre scorso siano ancora validi, ma potrebbe non bastare. E infatti è stata avviata una petizione su Change.org per mantenere i 24 CFU. Riportiamo il testo:

Secondo la Riforma Bianchi, se non convalidiamo i 24 cfu per l’insegnamento prima della fine di ottobre, questi non varranno più. Dopo questa data, i crediti richiesti diventeranno 60, composti anche da un lungo tirocinio. Per chi come me sta già facendo la magistrale, è impossibile ottenere tali crediti con così poco preavviso: molti di noi si erano organizzati in modo da raggiungere i 24.

Aumento dei costi

Ho creato questa petizione per chiedere al Ministero dell’Istruzione di mantenere i 24 cfu così com’erano prima della Riforma, almeno per chi non è più una matricola. In caso di vittoria, potremmo ottenere i crediti durante il nostro percorso universitario invece di doverli acquisire privatamente e con un notevole aumento di costi. Se perdessimo, almeno sapremmo di aver cercato di far valere le nostre ragioni senza sottostare a un’ingiustizia senza lottare.

La questione del numero chiuso

Ricordiamo che la riforma del reclutamento che prevede la necessità di acquisire i 60 Cfu per abilitarsi ai concorsi è ancora tutta da definire, soprattutto per quel che concerne il costo degli stessi, la possibilità che possano essere a numero chiuso e i contenuti dei corsi. Il precedente ministero aveva specificato la necessità di non abilitare più docenti di quanti se ne possano stabilizzare. Di qui la decisione di provvedere al numero chiuso. Decisione che sembra al momento essere confermata dal ministro Valditara, ma che potrebbe essere soggetta a revisione.