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Noipa cedolino gennaio 2023 visibile: non saranno rimborsati i contributi del 2% del mese di dicembre ne sarà incrementata l’indennità di vacanza contrattuale 2022/24

Archiviata di fatto l’esigibilità degli arretrati per il personale scolastico avente diritto relativi al rinnovo del contratto scuola e agli aumenti per il triennio di vacanza contrattuale, è tempo di pensare al prossimo stipendio di gennaio 2023, che conterrà anche gli aumenti.

Niente importo su Noipa per il momento

Non è ancora visibile l’importo su NoiPA. Ottenuti gli arretrati, le prossime novità sono caratterizzate dagli aumenti ottenuti in sede di rinnovo contrattuale.

Duilio Mazzotti, funzionario del Ministero dell’Economia e amministratore del gruppo FaceBook NoiPa comparto scuola, su Orizzonte Scuola spiega che nello stipendio di gennaio non saranno applicate le novità contenute nella legge finanziaria. Questo perchè non c’erano i tempi tecnici. Non saranno nemmeno rimborsati i contributi del 2% del mese di dicembre ne sarà incrementata l’indennità vacanza contrattuale 2022/24.

Ultimo assegno perequativo

Ci sarà invece, per l’ultima volta, l’assegno perequativo e gli stipendi della scuola saranno adeguati alle nuove tabelle.

Dunque nello stipendio di gennaio i lavoratori della scuola non riusciranno ancora a beneficiare del taglio del cuneo fiscale dell’ulteriore 1% per i lavoratori dipendenti con i redditi bassi. Una misura che porterà da 24 a 41 euro mensili per i redditi fino a 25.000 euro.

Adeguamento degli importi tabellari di stipedio

Per quel che riguarda gli aumenti di stipendio relativi al rinnovo del contratto scuola, NoiPa ha spiegato in una nota che sono stati adeguati “gli importi tabellari di stipendio con decorrenza 1° gennaio 2019, 1° gennaio 2020 e 1° gennaio 2021, come da Tabelle allegate al CCNL, con riassorbimento dell’indennità di vacanza contrattuale (codice assegno 118) erogata a partire dall’1° aprile 2019”.

Da gennaio ripartirà la trattativa tra sindacati e ministero per il nuovo rinnovo di contratto, quello in essere, considerato che quello appena rinnovato è già scaduto. Il ministero si è impegnato a reperire ulteriori risorse, è stata questa la base dell’accorso che ha consentito di chiudere la trattativa di fine anno in tempi brevi.